Martedì 30 Aprile 2024

Corte dei Conti, Squitieri: "Spending review, parziale insuccesso"

"Troppi tagli ai servizi". Il discorso durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario

Il presidente della Corte dei Conti Raffaele Squitieri (Ansa)

Il presidente della Corte dei Conti Raffaele Squitieri (Ansa)

Roma, 18 febbraio 2016 - La spending review è stata un "parziale insuccesso" anche per la poca conoscenza delle diverse categorie di spesa. A bocciare uno dei pilastri del governo Renzi è il presidente della Corte dei Conti Raffaele Squitieri durante il suo discorso all'inaugurazione dell'anno giudiziario. E punta il dito contro i tagli operati a danno dei servizi alla collettività.

Squitieri ha ricordato come "nel periodo successivo all'esplosione della crisi mondiale, la dinamica della spesa pubblica in Italia ha subito una netta decelerazione rispetto alla continua e sostenuta espansione che aveva contrassegnato l'interno arco degli anni 2000". Tuttavia la  Corte  dei  Conti, "è dell'avviso che il parziale insuccesso o, comunque, le difficoltà incontrate dagli interventi successivi di revisione della spesa siano anche imputabili a una non ottimale costruzione di basi conoscitive sui contenuti, sui meccanismi regolatori e sui vincoli che caratterizzano le diverse categorie di spesa oggetto dei proposito di taglio". 

USATA TUTTA FLESSIBILITA' - "I margini di flessibilità acquisiti in sede europea sono interamente utilizzati nella manovra di finanza pubblica per il 2016" e così "si mantiene il profilo discendente del deficit nei conti pubblici che, tuttavia, assume una cadenza più rallentata", ha osservato poi Squitieri.

PUNTARE SUL LAVORO - "L'IItalia vive una fase delicata" in cui permane un quadro di incertezza a livello internazionale che "si è accentuata" nelle ultime settimane, ha precisato Squitieri, che nella sua relazione ha lanciato un monito: "E' fondamentale fornire impulso alla crecita economica e all'occupazione, pur nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica".

MATTARELLA PRESENTE - Squitieri ha pronunciato la sua relazione alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e tra gli altri, dei ministri Pier Carlo Padoan, Graziano Delrio e Stefania Giannini, e del capo della polizia, Alessandro Pansa.

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