Giovedì 16 Maggio 2024
FRANCESCO PANDOLFI
Economia

Salario minimo, troppi costi per il birrificio inglese BrewDog che lo abolisce

James Watt, amministratore delegato e co-fondatore dell’attività scozzese: "Il settore della ristorazione sta vivendo il periodo peggiore di sempre"

Il birrificio inglese BrewDog abolisce il salario minimo

Il birrificio inglese BrewDog abolisce il salario minimo

Milano, 26 gennaio 2024 – L’applicazione del salario minimo equiparato al costo della vita sempre in aumento è diventato tema di discussione nel Regno Unito dopo che la BrewDog, uno dei birrifici più famosi al mondo, fondato in Scozia nel 2007, ha annunciato che da aprile non adeguerà i salari orari al costo della vita, per non compromettere i conti dell’azienda che hanno fatto registrare un calo nel 2023.

I salari

BrewDog era sempre stata considerata un’azienda che con forza aveva sostenuto l’applicazione del cosiddetto living wage, che prevede uno stipendio minimo calcolato sull’aumento del costo della vita, rispetto al legal minimum wage, che rappresenta invece il salario minimo applicato per legge. Ora però la via intrapresa da BrewDog va nella direzione opposta, a causa delle perdite che sarebbero state registrate nel 2023 proprio a causa dell’aumento voluto dal governo del living wage. Il living wage, infatti, dovrebbe essere aumentato del 10%, una misura che riguarderebbe lo stipendio di circa 3 milioni di lavoratori a basso reddito. Il birrificio scozzese, a cui è legata anche una catena di pub, ha però spiegato che dal 1 aprile il salario dei dipendenti che lavorano fuori Londra salirà da 10,90 a 11,44 sterline (il salario raccomandato dalla Living Wage Foundation è di 12 sterline), mentre per i lavoratori di Londra il salario resterà fermo a 11,95 sterline l'ora, 1,2 sterline in meno rispetto a quanto raccomandato per far fronte all'aumento dei costi della vita.

L’annuncio di BrewDog

In una lettera indirizzata al suo staff BrewDog ha sottolineato che nonostante gli ottimi risultati fatti registrare nel periodo di Natale è impossibile nascondere come nel 2023 si siano registrate forti perdite da parte dell’azienda e che nonostante i tentativi per ridurre i costi e tornare a generare profitto “devono essere trovati altri modi per far tornare questo business alla redditività e alla stabilità finanziaria necessaria". L’amministratore delegato e co-fondatore di BrewDog, James Watt, 41 anni, su Linkedin ha difeso la decisione dell’azienda di non proporre più salari allineati al costo della vita, in quanto l’aumento previsto da aprile di un ulteriore 10% “non può essere attuato”. Watt ha poi proseguito spiegando che il periodo attuale è il peggiore mai vissuto dal settore della ristorazione, che nel 2023 ha visto tanti locali chiudere e dipendenti che hanno perso il lavoro. Un’affermazione che troverebbe conferma in quanto sta accadendo a un altro colosso della ristorazione, il gruppo Revolution Bars che per ridurre i costi sempre più alti, dovuti pare anche all’aumento dei salari, starebbe per chiudere uno dei suoi dieci locali.

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