Lunedì 6 Maggio 2024

Rivoluzione in mare: la crociera è a idrogeno

Firmata un’intesa tra Msc, Snam e Fincantieri per la nave del futuro. Consegnata intanto l’ammiraglia più grande d’Italia

Migration

di Elena Comelli

Le navi del futuro andranno a elettricità o a idrogeno verde. E la prima nave al mondo alimentata a idrogeno potrebbe nascere in Italia, grazie al protocollo di intesa firmato dalla divisione crociere del gruppo Msc, Fincantieri e Snam. Entro il 2022 le tre società studieranno i "fattori chiave" relativi allo sviluppo delle grandi navi da crociera alimentate a idrogeno, che includono "l’organizzazione degli spazi a bordo per ospitare le nuove tecnologie H2 e le celle a combustibile, la definizione dei parametri tecnici dei sistemi di bordo, il calcolo dei potenziali risparmi sulle emissioni di gas serra e un’analisi tecnica ed economica della fornitura di idrogeno e delle relative infrastrutture".

Si tratterà quindi di un colosso dei mari capace di abbattere le emissioni di Co2 della crocieristica, che crescono a vista d’occhio. L’idrogeno, infatti, si può utilizzare come una batteria, per generare energia elettrica attraverso le celle a combustibile, emettendo solo vapore acqueo e calore. Però bisogna produrlo, perché non esiste puro in natura. L’idrogeno "può essere prodotto senza combustibili fossili, utilizzando energia rinnovabile per dividere l’acqua in un processo chiamato elettrolisi, quindi senza emissioni per tutto il suo ciclo di vita", spiegano in una nota congiunta Snam, Fincantieri ed Msc. In questo caso si chiama "idrogeno verde", ma il 97% dell’idrogeno utilizzato oggi nell’industria è "idrogeno grigio", prodotto dal reforming del metano, con emissioni di CO2 equivalenti in un anno a tutte le emissioni di un Paese come la Germania. Secondo le tre società, invece, l’idrogeno verde ha "un grande potenziale per contribuire alla decarbonizzazione del settore marittimo, compresa la crocieristica". "Vogliamo essere in prima linea nella rivoluzione energetica per il nostro settore e l’idrogeno può contribuire notevolmente in questo campo", spiega Pierfrancesco Vago, direttore esecutivo della divisione crociere del gruppo Msc. "Con questo progetto vogliamo introdurre questa promettente tecnologia nella nostra flotta e nel settore, inviando al contempo al mercato il segnale più forte possibile su quanto seriamente prendiamo i nostri impegni per l’ambiente", aggiunge Vago.

Gli fa eco Marco Alverà, amministratore delegato di Snam: "Il trasporto marittimo oggi rappresenta circa il 3% delle emissioni di Co2 a livello globale e l’utilizzo dell’idrogeno può contribuire al raggiungimento dell’obiettivo delle zero emissioni nette in questo settore, così come in tutti quelli ‘hard-to-abate’". Per l’amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono "ogni occasione per sviluppare nuove soluzioni e tecnologie è per noi fonte di crescita. Questo ci permette di proporre ai nostri clienti il meglio dell’innovazione per contribuire a ridurre al minimo l’impatto ambientale".

Intanto, la nuova ammiraglia Msc Seashore, la più grande nave da crociera mai costruita in Italia, è stata consegnata ieri alla compagnia di navigazione da Fincantieri, alla presenza del ministro Enrico Giovannini. La sua gemella Msc Seascape è attualmente in costruzione presso il cantiere navale di Monfalcone ed è previsto che entrerà in servizio nell’inverno 2022.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro