Venerdì 26 Aprile 2024

Nuovo digitale terrestre, effetto switch off: raddoppiano le vendite di televisori

La migrazione dei canali spinge i consumatori a cambiare gli apparecchi anche se i prezzi salgono

Switch off: boom di acquisti di televisori nuovi

Switch off: boom di acquisti di televisori nuovi

Boom della vendita di televisori in Italia. Lo switch off, cioè il passaggio dal segnale analogico a quello digitale, è stato una vera manna per il mercato degli apparecchi di ultima generazione. Nella settimana compresa tra l’11 e il 17 ottobre 2021 sono stati venduti oltre 217.000 televisori, con una crescita pari al +120% a unità rispetto alla stessa settimana del 2020. Il trend è decisamente positivo anche se si confronta il dato della settimana analizzata con la settimana precedente: in questo caso la crescita è stata pari al +16%.

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E’ quanto emerge da un report di GfK Market Intelligence, che ricorda appunto la concomitanza con l’avvio del processo di switch off, iniziato il 20 ottobre, che prevede il coinvolgimento di 15 canali nazionali (Rai e Mediaset), e anche i bonus rottamazione varati dal governo.

Se analizziamo il trend a valore, riscontriamo una crescita ancor più marcata, pari al +152% rispetto alla stessa settimana (la numero 41) del 2020. Questo forte incremento è dovuto a due fattori: da un lato la domanda superiore all’offerta - legata anche alle problematiche di approvvigionamento dei produttori - dall’altro l’aumento dei costi delle materie prime e della logistica, che hanno contribuito alla crescita del prezzo medio dei Tv rispetto al 2020 (+26% complessivamente da inizio anno).

Il 20 ottobre è iniziato il processo che porterà al passaggio di tutti i canali nazionali alla codifica Mpeg4 e che terminerà presumibilmente entro sei mesi.

Secondo i dati di Gfk l’avvicinarsi di questa data ha portato un numero consistente di Italiani a decidere di sostituire il proprio televisore, approfittando anche delle agevolazioni statali. Il Bonus Rottamazione Tv é entrato in vigore lo scorso agosto tramite un decreto interministeriale. La decisione di procedere allo switch off è figlia di una scelta specifica dell’Europa. La Ue, infatti, ha stabilito di togliere alle emittenti tv la banda 700mhz, che veniva usata da circa un terzo delle frequenze italaine. Lo scopo era quello di aumentare lo spettro usato in particolare dal segnale 5G.

Ogni nazione, però, si è adeguata in modo diverso. L’Italia ha voluto insistere sul digitale terrestre, e per farlo senza chiudere canali (perché lo spazio a disposizione era diminuito) ha scelto tecnologie di compressione e di trasporto del segnale che facessero stare gli stessi canali in uno spazio digitale minore.

Solo che gli apparecchi televisivi meno recenti non sono in grado di intercettare e diffondere questo tipo di segnali, anche se esistevano già canali, come quelli in alta definizione, che trasmettevano utilizzando le nuove frequenze. I vecchi apparecchi però non riproducono i canali in alta definizione (Hd), e naturalmente non lo facevano neppure prima dello switch off. Adesso che tutti i canali si avviano, nel giro di sei mesi, a trasmettere con quella tecnologia molti cittadini si trovano costretti a cambiare apparecchio e comprarne uno nuovo.

La buona notizia è che per capire se è il caso o meno di cambiare apparecchio basta controllare se si vedono i canali in Hd (la Rai, per esempio, trasmette Raisport sia in bassa che in alta definizione).

red. eco.

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