Lunedì 14 Luglio 2025
DAVIDE NITROSI
Economia

PopSondrio dice no all’Ops. Bper: "Ci saranno benefici per tutti"

Il cda della Popolare lombarda riconosce che il prezzo offerto è congruo, ma teme per azionisti e dipendenti

L’ad di Bper, Gianni Franco Papa. L’offerta pubblica di scambio lanciata lunedì si concluderà l’11 luglio

L’ad di Bper, Gianni Franco Papa. L’offerta pubblica di scambio lanciata lunedì si concluderà l’11 luglio

Ok, il prezzo è giusto. Ma nonostante l’ammissione, Banca Popolare di Sondrio dice no all’offerta pubblica di scambio lanciata da Bper che parte lunedì e termina l’11 luglio. Il consiglio di amministrazione della banca valtellinese riconosce che è "congruo" il corrispettivo proposto da Bper – sulla base del parere (la fairness opinion) rilasciato dai suoi consulenti finanziari, Bank of America Securities e Morgan Stanley - ma pare aggiungere che non è una questione di "prezzo".

Il punto su cui si costruisce la risposta negativa della Popolare di Sondrio è in un passaggio della comunicazione: "La valorizzazione" da parte di Bper – dice Sondrio – non riconosce pienamente il reale valore della banca" e "penalizza sensibilmente gli azionisti di Sondrio rispetto agli azionisti di Bper". Sondrio vuole proseguire il percorso in solitaria sulla del piano industriale I valtellinesi fanno leva anche sull’occupazione, sostenendo che l’Ops potrebbe avere un "impatto negativo sul territorio di riferimento a livello occupazionale, riducendo l’offerta di lavoro e indirizzando la strategia della banca verso una logica di riduzione costi piuttosto che di crescita organica sostenibile".

Secondo le previsioni di Bper, al termine dell’operazione le filiali da ridimensionare sarebbero pochissime, meno delle dita di due mani. Con l’assicurazione che a Sondrio resterebbe una direzione importante, mentre per i manager si aprirebbero possibilità di carriera nel nuovo gruppo, come è avvenuto dopo l’ingresso di Carige. Nella nota di risposta, Bper non può che sottolineare "con favore" che il Cda di Sondrio ha riconosciuto, la congruità del corrispettivo offerto sotto il profilo finanziario, in linea con quanto Bper ha sempre sostenuto e comunicato al mercato".

Sulle prospettive industriali, Bper conferma la sua opinione. Oggi non si può prescindere dalla dimensione di una banca per rispondere alle esigenze dei clienti e del sistema Italia. "L’operazione crea un gruppo più forte e resiliente capace di supportare meglio i propri clienti (privati, famiglie e imprese) e i territori".

Bper prevede inoltre che l’operazione possa accrescere gli utili per azione, "anche grazie e non solo, alle sinergie industriali attese", riuscendo a "generare capitale e distribuire dividendi sostenibili nel lungo periodo", con benefici per gli azionisti di entrambe le banche. Ora la palla passa al mercato. Ieri la Borsa non ha gradito il niet di Sondrio.