
Il presidente Andrea Ceccherini e Tim Cook, Ceo di Apple
Firenze, 6 giugno 2018 - "Il motivo per cui l’Osservatorio Permanente Giovani Editori cerca di avvicinare i ragazzi al giornalismo di qualità è perché voi dovete essere cittadini, e per esserlo è fondamentale informarsi, non restare in superficie, ma andare in profondità, pretendere un giornalismo scomodo e consultarlo". Con queste parole Andrea Ceccherini ha salutato i 250 studenti ospiti del decimo convegno internazionale Crescere tra le righe dove, due settimane fa, a Borgo La Bagnaia è riuscito a fare incontrare per un confronto serrato sulle fake news e sul pianeta informazione di qualità, i big mondiali dell’editoria (i direttori di Wall Street Journal, New York Times, Washington Post) e del mondo di internet e dei social network (con i capi delle news di Google, Twitter, Facebook).
Riunire personaggi con agende bloccate fino al 2030, sullo stesso palco, nella due giorni nella campagna senese, è stata la conferma del talento di Ceccherini, attrattore di personalità di calibro universale. Sono venuti per lui che, diciott’anni fa, quando di anni ne aveva 25, fondò l’Osservatorio Permanente Giovani Editori con un obiettivo: fermare la fuga di lettori. Dal 1975 al 2000 un milione di lettori è scomparso, volatilizzato. Per questo, negli anni in cui la Pantera era già andata in pensione, ma i movimenti studenteschi no, lui da universitario comincia a mettere alla prova la sua persuasione: vuoi occupare e non studiare? Spiegami perché e decidiamo. Da allora, si è formato il suo spirito, libero ma cosciente, che ha poi costituito l’ossatura del nascente Osservatorio. Si arriva alla fondazione, a Firenze: il 5 giugno 2000, a Villa Cora. Lo prendono a braccetto gli editori di Poligrafici Editoriale, Andrea Riffeser Monti, e di Rcs, Cesare Romiti, con l’allora presidente del Senato Nicola Mancino e il giornalista e scrittore Bruno Vespa. Ceccherini è ormai deciso ad ‘allenare’ i giovani, favorire il loro percorso di formazione ed educazione alla cittadinanza. L’associazione promuove due grandi progetti strategici: Il Quotidiano in Classe (media literacy) e Young Factor (il confronto economico-finanziario).
Ne ha fatta di strada l’Osservatorio, sempre guidato dal suo presidente Ceccherini, basso profilo, la parola lasciata ai fatti. Con gli ospiti che riesce a conquistare. Numeri uno nel mondo, che non è frequente incontrare nel nostro Paese, cominciano ad arrivate per lui: dal fondatore di Whatsapp, Jan Koum, al presidente di Google, Eric Schmidt, dalla testa di Apple Tim Cook ai fratelli Lachlan e James Murdoch, designati a guidare il gigante dell’editoria del padre. E, fra gli altri, alcuni governatori delle banche europee.
La missione: coinvolgere i giovani nei progetti, ma anche far diventare protagonisti i personaggi nel mondo Osservatorio. Nell’International Advisory Council (media literacy) è entrato il ceo di Apple Tim Cook ad affiancare, oltre a Ceccherini, anche i direttori del New York Times e del Wall Street Journal; nell’International Advisory Board (alfabetizzazione economico-finanziaria) siedono i cinque governatori delle banche al top d’Europa. A Ceccherini i riconoscimenti di tre diversi presidenti della Repubblica (Ciampi, Napolitano e Mattarella), che lo ricevono al Quirinale attribuendo merito al lavoro svolto a pungolare le giovani generazioni.