Mercoledì 11 Settembre 2024

Più espositori e nuovo layout. Genova è pronta

Il 64° Salone Nautico di Genova si prepara a essere un evento di grande impatto visivo e economico, con nuovi spazi e espositori. L'obiettivo è superare i record della scorsa edizione, puntando su sostenibilità e innovazione.

Più espositori e nuovo layout. Genova è pronta

Il 64° Salone Nautico di Genova si prepara a essere un evento di grande impatto visivo e economico, con nuovi spazi e espositori. L'obiettivo è superare i record della scorsa edizione, puntando su sostenibilità e innovazione.

L’aforisma di Oscar Wilde è un po’ forzato ma non del tutto irragionevole: ’Solo i superficiali non giudicano dalle apparenze’. E se è così, merita di essere scomodato a poche settimane dal 64esimo Salone Nautico di Genova dove a contare saranno il forte impatto visivo del nuovo Waterfront di Levante, gli spazi aggiuntivi rispetto al passato, l’elenco infinito di espositori e il nuovo gate di accesso allestito al piano terra del moderno Palasport, finalmente degno dell’accoglienza che merita un evento progettato per essere speciale.

Lo è sempre stato. E stavolta lo sarà anche di più, vero e proprio oracolo dell’economia del mare e benchmark delle tendenze tecnologiche e di mercato su scala globale, per nulla intenzionato a cedere posizioni nel ranking delle manifestazioni internazionali di settore. Facile previsione, agevolata dal nuovo layout espositivo che si prenderà la scena tra il 19 e il 24 settembre, mai così avveniristico grazie al completamento definitivo delle banchine disponibili, con un extra (rispetto al 2023) di 5mila metri quadrati e di un centinaio di posti barca.

Le aspettative? Si sprecano. Anche per la capacità del Salone di proporsi come coefficiente moltiplicatore di profitti (oltre 70 milioni di euro generati sull’economia locale) per una città non propriamente in perfetta forma, alle prese con ferite che non smettono di fare male (una su tutte, il tragico crollo del Ponte Morandi nel 2018) e con una vacatio politico-istituzionale a livello regionale che le prossime elezioni forse non basteranno a sanare. Tant’è. Se Genova ha vissuto tempi migliori, il freno a mano non sembra di moda all’ombra della Lanterna.

E se alla fine conterà la movimentazione che il Salone porterà a bilancio, le condizioni ci sono tutte perché risulti il best of tra quelli fin qui organizzati, se è vero che per ovviare al sold out degli spazi disponibili e accontentare i tanti espositori in lista d’attesa – come ha confermato Marina Stella, direttore generale di Confindustria Nautica – è stato necessario razionalizzare quelli istituzionali e assegnati alle start-up, riuscendo ad accogliere alcune società altrimenti escluse.

Obiettivo: superare le performance della scorsa edizione con numeri da record. E le premesse sembrano esserci sorrette dai 5 padiglioni che guideranno il viaggio di armatori, buyer e visitatori. Scenografica l’Area ’Yacht & Superyacht’ che ospiterà i natanti di lusso nella darsena più esclusiva, ma lo sono la ’Sailing World’ per imbarcazioni a vela e la ’Boating Discovery’ per barche pneumatiche oltre i 10 metri. Più indoor la ’Tech Trade’, nel Padiglione B, per accessori e componentistica.

Infine, l’Area ’Living the Sea’, omaggio agli appassionati del mare desiderosi di vivere in diretta quello che è considerato il ’Grande Slam della nautica’. A fare gli onori di casa, un ricco palinsesto di appuntamenti. Con due rendez-vous iconici a prendersi la scena. Il World Yachting Sustainability Forum che riunirà il gotha delle aziende per pensare ad un domani con barche sempre meno impattanti. E il Design Innovation Award che alla sua quinta edizione valorizzerà un fattore di sviluppo capace di mettere in acqua natanti performanti, belli ma anche sostenibili. Manifesto metaforico del Salone: con l’etica a poppa si naviga meglio.