Venerdì 26 Aprile 2024

Mashfrog, la sfida delle nuove tecnologie: "La crisi è un'opportunità"

Il fondatore Edoardo Narduzzi: "Questa crisi è una glaciazione. Noi puntiamo sull'e-commerce e sul customer journey"

Edoardo Narduzzi

Edoardo Narduzzi

Roma, 30 marzo 2020 - "Ogni crisi – e quella di oggi è una vera glaciazione – è anche una opportunità ma questa volta lo può essere ancora di più perché l’effetto combinato del cambiamento delle condotte sociali e quello dell’adozione accelerata delle nuove tecnologie darà vita a contesti competitivi originali. O si è pronti a giocare oppure non si trova posto neppure in tribuna".

Edoardo Narduzzi fondatore e presidente di Mashfrog, un gruppo da circa 30 milioni di fatturato entrato nella classifica del FT delle migliori 1.000 imprese europee per crescita triennale, invita a non arroccarsi dietro alle scelte più semplici ma di guardare anche alle opportunità aggredibili a breve facendo oggi le scelte giuste. "Gli imprenditori – avvisa - rivestono un ruolo sociale particolare perché sono chiamati ad investire in qualsiasi contesto anche in quelli più rischiosi. E sono sicuro che se si investe bene oggi si avranno grandi soddisfazioni a breve".

Che tipo di crisi stiamo vivendo?

"Una crisi unica perché ha congelato l’economia impedendo contatti e scambi. E’ una glaciazione non una recessione. Ma nelle glaciazioni i dinosauri scompaiono e i mammiferi prendono il loro posto. Non è finito il mondo e non è finita l’economia di mercato ma la globalizzazione che abbiamo vissuto non sarà più la stessa. Di questo dobbiamo essere certi".

In cosa che state investendo?

"Nell’e-commerce e nelle piattaforme di customer journey e di customer management. Entro il prossimo mese concluderemo una acquisizione in Australia, dove abbiamo già aperto una società lo scorso ottobre, nel software per il commercio elettronico in cloud per le piccole e medie imprese. Questa paralisi ha fatto capire a tutti l’importanza dell’e-commerce e del customer engagement anche alle imprese di dimensioni più piccole. Si tratta di un segmento di mercato che siamo interessati a consolidare. L’obiettivo non è tanto quello di crescere in Australia, dove peraltro abbiamo già dieci dipendenti a Melbourne dallo scorso anno: il nostro obiettivo è quello di poter portare questa tecnologia in Europa e se possibile anche negli Usa".

Quali sono gli altri progetti in cantiere?

"Ci prepariamo a lanciare commercialmente RoBET, una piattaforma innovativa nell’ambito del gambling digitale basta sull’intelligenza artificiale e la blockchain. Abbiamo inventato alcuni format di gioco davvero originali e possiamo avere l’ambizione di commercializzarli nel mercato mondiale. Mercati permettendo entro l’estate sarà quotata all’AIM di Milano".

Registrate rallentamenti nel business?

"Per il momento la situazione è ancora sostenibile, qualche contratto è stato cancellato, ma abbiamo anche avuto qualche sorpresa positiva perché gli investimenti nel digitale non si possono fermare. Certo se la situazione si prolungasse per due o tre mesi ancora allora sarebbe un disastro. Va però anche detto che adesso la manifattura italiana ha preso coscienza dell’importanza degli investimenti digitali. Pensi se le fabbriche fossero già state rese intelligenti da tanti sensori e se gli impianti fossero già tante app che vengono governate da un’unica sala di controllo, allora i problemi legati alla messa in sicurezza dei luoghi di lavoro sarebbero stati minimi e la produzione avrebbe registrato rallentamenti minimi. Insomma la crisi virale darà un impulso incredibile alla realizzazione della cosiddetta Industria 4.0".

Come imprenditore sta valutando altri settori?

"Sicuramente quello della sostenibilità ambientale. Sono entrato nel cda di Airlite, una società italiana che vanta brevetti unici nell’ambito della pittura che migliora la qualità dell’aria degli ambienti domestici e degli uffici. Una vernice che fa anche respirare le facciate degli edifici".

Quale tecnologie saranno più beneficiate da questa crisi?

"Sicuramente quelle legate alla valorizzazione dei dati di ogni tipo come piattaforme di deep machine learning, poi le tecnologie transazionali sicure basate su blockchain e smart contract, infine le piattaforme collaborative. Ma la crisi è un acceleratore originale anche dell’adozione del 3D e della realtà aumentata o virtuale perché ci abitueremo molto presto ad interagire sempre di più da remoto sfruttando la connettività del 5G".

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