
RUOLI CHIAVE NEL SETTORE LOGISTICA Stefania Pezzetti vanta una significativa esperienza nel settore della logistica e del trasporto a livello nazionale ed internazionale: ha ricoperto ruoli chiave sia nel precedente percorso in Tnt, divenuta poi FedEx, sia a livello istituzionale ai vertici delle organizzazioni di categoria
"CONTINUARE ad essere il primo operatore italiano della logistica senza trascurare l’ambiente, con una digitalizzazione sempre più spinta e un numero crescente di locker che favoriscano la consegna finale al cliente senza obbligarlo a restare a casa per ricevere quello che ha ordinato". Stefania Pezzetti (nella foto sopra), ceo di Brt, delinea il presente di Brt guardando al futuro.
Dottoressa Pezzetti, chi è oggi Brt in Italia?
"Brt è il principale operatore del trasporto espresso in Italia. Conta una presenza capillare sul territorio italiano con oltre 200 filiali, 35 hub parcel, 13 hub messaggerie, 10 impianti di logistica, oltre 9.000 punti di ritiro e spedizione Brt-fermopoint. Lavorano con noi, in via diretta e indiretta, circa 26mila persone che gestiscono circa 230 milioni di pacchi. I nostri ricavi sono poco sotto i 2 miliardi".
Brt fa parte di un gruppo molto più ampio…
"Nel 2017 è entrata a far parte di Geopost, una realtà leader mondiale nel trasporto, in grado di fornire a clienti e destinatari un servizio flessibile e su misura grazie alla combinazione di tecnologia, innovazione e conoscenza dei mercati locali. Geopost ha generato un fatturato di 15,7 miliardi di euro e ha consegnato 2,1 miliardi di pacchi in tutto il mondo nel 2023. È un gruppo che può sostenere l’internazionalizzazione delle imprese italiane con servizi integrati ai nostri".
Una importante vicenda giudiziaria si è conclusa nei mesi scorsi. Come ne è uscita Brt?
"Credo rafforzata e interessata da un importante cambiamento. Stiamo rivedendo profondamente il nostro modello organizzativo e di gestione dei rapporti con i fornitori esterni. Molti nostri servizi sono svolti in outsourcing, ma per il personale di magazzino, circa 9mila addetti, stiamo introducendo assunzioni dirette: abbiamo appena iniziato il percorso, per ora le assunzioni riguardano circa 600 addetti, ma il numero è destinato a crescere".
Qual è la peculiarità di Brt?
"Brt è l’unico operatore italiano del settore in grado di trasportare qualsiasi tipo di prodotto, di qualsiasi peso e volume, in tutta Italia ed Europa. Dal comune più piccolo alla grande città, con un servizio personalizzato su tutti i maggiori segmenti di business. Noi portiamo dalla singola busta al pallet da 1.000 kg!".
Come si distribuisce il business per Brt?
"Il 55% è business to business e il 45% sono trasporti business to consumer, quelli relativi agli acquisti fatti direttamente dal consumatore. Pensi agli acquisti online, sempre più diffusi. È una quota importante che prevediamo stabile anche nei prossimi anni dopo il picco del Covid. Si tratta anche di un settore molto concorrenziale dove per crescere occorre un servizio puntuale e capillare. Abbiamo raggiunto un buon punto di equilibrio".
Che innovazione si può apportare al comparto business to consumer?
"Oggi la grande sfida è il miglioramento della consegna. Brt ha oltre 9.000 Brt-fermopoint, luoghi fisici, per lo più piccoli esercizi commerciali, in cui il cliente può chiedere che venga lasciata la sua spedizione. Stiamo lavorando inoltre per la crescita dei locker (strutture in ferro attraverso le quali il cliente può ritirare la sua merce in punti della città o presso la gdo, ndr). Stiamo pensando di posizionarne almeno 2mila nei prossimi 18 mesi e stiamo cercando le collocazioni più giuste. Uno dei fattori di successo è la facilità di accesso e la possibilità di parcheggio: le aree ideali sono quelle dei supermercati o di piccoli spazi nei centri storici. Il futuro di questo mercato sta in gran parte nella flessibilità del ritiro che non può essere condizionato dalla presenza in casa".
A cosa aspira Brt in questo contesto?
"Vogliamo essere l’organizzazione di riferimento per la gestione dell’intera ultima fase della shopping experience dei consumatori, che va dal carrello alla consegna, garantendo al tempo stesso un servizio ottimale al cliente".
Da dove passerà la crescita di Brt nei prossimi anni?
"Uno dei pillar della strategia di crescita e innovazione di Brt, condiviso con la strategia di Geopost, è l’espansione sui mercati internazionale: Geopost è il più grande network di trasporto su gomma in Europa, con delle soluzioni aeree che permettono di consegnare in tutto il mondo. Brt può crescere nei mercati internazionali e accompagnare le imprese italiane, soprattutto Pmi, sui mercati esteri".
Naturalmente senza dimenticare l’Italia…
"Certamente. Abbiamo appena aperto nuove filiali a Stezzano (BG), Biella, Cessalto (TV), collocate in aree strategiche a servizio di aree di grande rilevanza economica. È in fase di realizzazione un progetto innovativo a Catanzaro che prevede l’utilizzo di un mezzo per l’attività di shuttling dell’area limitrofa, garantendo quindi 0% di emissioni di CO2 da trasporto, nelle tratte percorse".
E poi arriverà l’intelligenza artificiale. Come può impattare sui servizi Brt?
"Credo fermamente nell’importanza del rapporto umano ma la digitalizzazione è inevitabile e, se ben gestita, può portare importanti vantaggi. L’intelligenza artificiale può aiutare nella gestione dei dati e nella ricerca di informazioni utili a chi ha spedito o deve ricevere la merce. Tra i nuovi servizi digitali c’è l’etichetta digitale, pensata per offrire al consumatore una modalità più smart e semplice per inviare le proprie spedizioni".
I giovani sono una risorsa importante anche per il futuro di Brt?
"Brt, come molte grandi realtà presenti in Italia, segue con interesse il mondo dei giovani che terminati gli studi universitari o liceali guardano al mondo del lavoro. Il nostro settore ha innanzi a sé sfide molto impegnative. Stiamo studiando di collaborazione con l’Università di Bologna un corso per avvicinare i giovani al mondo della logistica e del trasporto espresso".