Lunedì 29 Aprile 2024

Luce e gas, sito anti stangata. A confronto 3.500 offerte

E' online il portale dell'Acquirente Unico, in vista dell’addio al mercato tutelato

Bolletta della luce (Ansa)

Bolletta della luce (Ansa)

Milano, 18 dicembre 2018 - Il 2018 si è concluso con un vero salasso per le famiglie italiane rimaste nel mercato tutelato dell’energia, colpite quest’anno da un rincaro medio di 93 euro sulla bolletta di luce e gas. Per chi vuole tentare di mettere un argine al caro energia, non resta che imparare a muoversi fra i piani tariffari del mercato libero, sul nuovo portale dell’Acquirente Unico, operativo da ieri con oltre 3.500 proposte per i consumi elettrici e di gas.

Sul portale offerte, all’indirizzo www.prezzoenergia.it, sono ora disponibili tutte le offerte esistenti sul mercato, incluse quelle con servizi aggiuntivi rispetto alla pura e semplice fornitura di energia, nonché le offerte dual fuel, a prezzo fisso o variabile, a sconto rispettto ai prezzi di tutela o con sconti una tantum. Il funzionamento è molto semplice. Basta collegarsi alla pagina principale del sito e fornire alcune informazioni facilmente reperibili nella bolletta, a partire dal consumo annuo di gas o elettricità e dal codice d’avviamento postale. Non tutte le offerte sono disponibili in tutto il Paese e ci sono differenze da regione a regione, con prezzi un po’ più alti a Sud e lievemente più bassi nel Centro-Nord.

L’avvio della nuova piattaforma, più completa, è il primo passo verso la piena liberalizzazione dei prezzi, che scatterà il 1° luglio 2020 dopo diversi rinvii, con la fine del mercato tutelato. In preparazione del Big Bang dell’energia, l’Autorità (Arera) dal 1° gennaio invierà un messaggio a circa 17,3 milioni di clienti elettrici e 12,7 milioni nel gas che ancora godono dell’ombrello di protezione dell’Authority, per spiegare che è bene cominciare ad informarsi.

Il timore che i clienti domestici siano poco informati e che gli operatori possano alzare i prezzi nella fase di avvio ha spinto il nuovo governo a rimandare ancora la piena liberalizzazione, che doveva partire il 1° luglio 2019. Ma i consumatori che hanno già sperimentato il regime dei prezzi liberi nella telefonia, sono meno impreparati di quanto si creda. Rinviare la fine del regime di tutela, nel quale è l’Autorità a fissare le tariffe per i clienti che non sono già passati sul mercato libero, significa anche ritardare la piena concorrenza fra gli operatori e i vantaggi che ne derivano.

La battaglia con gli altri operatori per contendersi i clienti liberi si scatenerà probabilmente a colpi di sconti, ma anche con l’offerta di nuovi servizi, come l’installazione di caldaie più efficienti o di pannelli solari. Il mercato, quindi, sta ampliando l’offerta e le 3500 proposte contenute nel Portale sono solo l’inizio. In un secondo tempo, però, è prevedibile che i clienti selezionino gli operatori migliori e più affidabili: il numero quindi nel medio periodo tenderà a ridursi.

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