Mercoledì 24 Aprile 2024

Londra, la vita cashless della capitale inglese. Anche l'artista di strada ha il pos

Non serve cambiare gli euro in sterline se si possiede una carta di credito o un'app per i pagamenti elettronici. Molti locali: "Qui niente contanti, grazie"

Artisti di strada a Londra con il pos per le offerte

Artisti di strada a Londra con il pos per le offerte

Roma, 6 febbraio 2023 - Volo per Londra. Ultimo check prima di andare in aeroporto. Biglietti? Sì. Passaporto? Preso. Sterline? No, quelle no. Quelle proprio non servono. Se la Brexit ha imposto a noi italiani (come agli altri cittadini dell’Ue) l’addio all’uso della carta d’identità valida per l’espatrio per varcare i confini della Gran Bretagna, la massiccia diffusione di strumenti di pagamento elettronici ha semplificato la vita a chi si reca al di là della Manica per lavoro o turismo. La capitale inglese è infatti l’esempio più lampante di come una vita cashless sia possibile: basta avere una carta di credito o un’app per i pagamenti sul proprio smartphone (o smartwatch) per muoversi, mangiare, andare a teatro, ma anche fare beneficenza senza usare il contante. Già perché nel caso in cui si decidesse, ad esempio, di sovvenzionare la preservazione di un’antica chiesa anglicana come la All Hallows by the Tower (fondata nel 675) con un obolo, sarà sufficiente avvicinare carta o telefonino al pos messo in bella evidenza all’ingresso per devolvere la somma che si ritiene più opportuna.

A Londra il primo impatto con una quotidianità senza denaro nel portafoglio si ha con i mezzi pubblici. Anche se si decidesse di pagare un singolo biglietto per una corsa ordinaria, gli accessi alla metro (ma anche sul bus) sono predisposti perché una semplice “strisciata” della carta apra le porte al viaggiatore. Nessuna possibilità di eludere il pagamento però: nella Tube è obbligatoria una seconda "strisciata" all’uscita, cosa che tra l’altro permette al sistema di prelevare l’importo esatto a seconda della lunghezza del tragitto (la città è suddivisa in zone, ndr).

Londra: pos per le offerte in chiesa e un cartello che invita ai pagamenti con carta
Londra: pos per le offerte in chiesa e un cartello che invita ai pagamenti con carta

La musica non cambia nemmeno se si va a prendere un caffè take-away, a pranzare in un ristorante o a bere una birra in un pub. Molti locali espongono addirittura cartelli con la scritta "cashless payment only" ("niente pagamenti in contanti") per raccomandare ai propri clienti di non tirare fuori le sterline, mentre nessun esercente fa storie nel caso in cui si chiedano conti separati. Anche le mance si possono dare tramite card, aggiungendo una piccola somma al totale. Zero problemi pure nel negozietto di souvenir per comprare qualche cartolina (ancora in vendita nonostante spedirle sia diventato una rarità) o una bottiglietta d’acqua: il commesso è pronto ad allungare il pos per soli 0,50 centesimi o un pound.

E a proposito di musica, come ci si regola con gli artisti di strada? Anche loro si sono attrezzati ed espongono un dispositivo per i pagamenti elettronici, su un leggio o un altro tipo di sostegno, mentre si esibiscono. In questi casi la cifra della donazione è già fissata: generalmente 2 sterline (2,23 euro circa). Ma si sa, Londra è pur sempre una città cara e se uno è bravo non si può certo essere tirchi nel supportarlo.

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