INGEGNERIA o Giurisprudenza? Lettere o Architettura? Una volta la risposta ai dilemmi post diploma si chiamava ‘Guida dello studente’, un agile libretto utile che aiutava i ragazzi nella scelta della facoltà universitaria. Oggi questo compito può essere demandato a un avatar, creatura di un metaverso che entra sempre più nel mondo degli atenei italiani. Basti pensare alla prima laurea discussa sulla realtà virtuale, lo scorso luglio all’università di Torino. L’iniziativa è di AteneiOnline, servizio di orientamento didattico nel settore delle Università Telematiche e della Formazione Universitaria a Distanza in modalità e-learning, che ha lanciato l’assistente sul metaverso di Roblox. L’assistente (nella foto) – jeans, maglietta bianca e feluca da laureato – è accessibile da dispositivi mobili e computer e offre un servizio gratuito di orientamento comprensivo di consigli personalizzati sui corsi di studio.
Il progetto ha l’obiettivo di porsi come nuovo punto di contatto tra i giovani utenti del metaverso e un team di professionisti, specializzati nella formazione universitaria a distanza. "Il nostro augurio – ha commentato Matteo Monari, founder di AteneiOnline – è quello di essere i precursori di un nuovo trend, che veda non solo l’orientamento didattico ma anche l’insegnamento beneficiare appieno di tecnologie le cui potenzialità didattiche sono ancora largamente inesplorate". La scelta di Roblox non è casuale: incentrata principalmente sul gaming, la piattaforma è oggi tra le più popolari del suo genere in Italia, forte anche di una community internazionale di quasi 50 milioni di utenti la cui fascia demografica in più rapida crescita è quella che va dai 17 ai 24 anni, ovvero proprio coloro che si accingono a scegliere il percorso post-diploma.
Secondo un rapporto di Anvur Skuola, il settore della formazione universitaria online è cresciuto del 300% negli ultimi cinque anni, con un liceale su due che considera di avviare il proprio percorso universitario studiando da remoto. Ci sono infatti università che hanno già messo in piedi corsi di studio incentrati sul metaverso. Il Politecnico di Hong Kong (PolyU), ad esempio, è tra i primi atenei al mondo ad aver lanciato un programma post-laurea in Science in Metaverse Technology. L’obiettivo è fornire agli studenti una comprensione approfondita della natura dei metaversi e della tecnologia fondamentale per realizzarli, imparando ciò che è necessario per creare startup e imprese dedicate.
Lo scorso luglio a Torino, un 25enne toscano, iscritto al corso di studi magistrali in Comunicazione, Ict e Media, ha discusso la tesi di laurea sulla piattaforma Spatial.io. E il metaverso inizia ad avere valore anche per il mondo del lavoro, realtà che gli studenti dovranno affrontare dopo l’università. Lo dimostra l’indagine ‘Il futuro del Web3 e del metaverso’ svolta da The Innovation Group e Web3 Alliance, secondo cui per il 52% delle aziende il metaverso è un’occasione per entrare in nuovi mercati, per il 51% è una modalità di creare un’esperienza diversa per i clienti, per il 45% una strada per fare leva su modelli di business che rispecchiano la socialità delle persone. Infine, l’11% delle imprese italiane intervistate ha già investito in eventi sul metaverso, mentre il 15% lo farà entro quest’anno e il 36% nei prossimi tre anni.