Giovedì 16 Maggio 2024

Insoddisfatti dal lavoro. Arriva la ‘grande tristezza’

DALLA Great Resignation alla “grande tristezza“. Dopo il boom di dimissioni per uscire da un contesto lavorativo poco soddisfacente, che...

Insoddisfatti dal lavoro. Arriva la ‘grande tristezza’

Insoddisfatti dal lavoro. Arriva la ‘grande tristezza’

DALLA Great Resignation alla “grande tristezza“. Dopo il boom di dimissioni per uscire da un contesto lavorativo poco soddisfacente, che ha raggiunto il suo picco nel periodo immediatamente successivo alla pandemia da Covid, un altro fenomeno sta esplodendo in questi ultimi anni, con una crescita ancora più decisa a partire dal 2023: sono sempre di più le aziende che stanno sperimentando all’interno della propria organizzazione la ‘Great Gloom’, la grande tristezza dei lavoratori. lo dimostra un’indagine di BambooHR, secondo cui dal 2020 il termometro che misura la felicità dei dipendenti è sceso a un tasso costante del 6%, con un’accelerazione al 9% nell’ultimo anno. Peggiora, dunque, il morale dei dipendenti e le aziende hanno un ruolo sempre più importante per innescare il cambiamento e arrestare questa tendenza che, secondo la società di consulenza statunitense Gallup, sta costando all’economia globale una cifra vicina al 9% del Pil, pari a 8,8 trilioni di dollari. Favorire un clima aziendale positivo, stimolando l’engagement e il benessere dei dipendenti, può infatti avere un impatto sulla produttività, rappresentando uno dei driver principali di crescita e sviluppo dell’azienda.

"Gli investimenti nella felicità dei dipendenti possono generare ritorni tangibili e misurabili – confferma Stefano Brigli Bongi, co-founder & cmo di Kampaay – Se pensiamo che trascorriamo la maggior parte della nostra giornata al lavoro è naturale come sia importante creare un ambiente sereno e positivo, che possa favorire il benessere dei dipendenti, fattore cruciale per aumentarne la produttività ma anche per consentire loro di realizzarsi pienamente come persone. Aspetti che sono sempre più sentiti soprattutto dai Millennial e dalla GenZ, che hanno attribuito un nuovo significato al lavoro felice. E, in questa direzione, gli eventi aziendali possono servire da catalizzatori per una cultura aziendale più coesa e motivata".

Sempre secondo Gallup, nel 2023 l‘insoddisfazione e lo stress nel lavoro ha raggiunto picchi storici del 44%. In Italia addirittura il 46% dei dipendenti parla di alti livelli di stress quotidiano. "Spossatezza, mancanza di energia, stanchezza cognitiva, isolamento lavorativo – evidenzia la psicologa Michela Romano – sono tutti sintomi generati dal contesto lavorativo e gestiti in modo poco efficace o addirittura sottovalutati. Le cause possono riguardare l‘organizzazione degli spazi lavorativi, così come i conflitti interpersonali, lo stile di leadership, il ritmo di lavoro, la mancanza di riconoscimento dei propri meriti, una retribuzione più adeguata in base alla propria qualifica o al tempo speso in ufficio, la gestione del tempo casa-lavoro".

Aziende ‘illuminate’ hanno già intrapreso azioni per migliorare il benessere dei dipendenti, investendo risorse per trasformare la cultura aziendale e valorizzare il capitale umano, fondamentale per promuovere lo sviluppo dell’organizzazione nel lungo periodo. "L’attenzione al benessere e alla salute dei dipendenti – spiegano Carlo Majer ed Edgardo Ratti (nella foto), co-managing partner di Littler Italia – sta diventando sempre più una priorità per le aziende che hanno compreso come questi aspetti siano strettamente correlati a una maggiore produttività e al successo di tutta l’organizzazione. I dati della nostra indagine annuale European Employer Survey 2023 lo confermano: il 70% delle aziende coinvolte ha dichiarato di promuovere azioni volte al benessere dei dipendenti, come chiave per attrarre e trattenere i talenti".

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