Venerdì 3 Maggio 2024

Calano le Ipo nel 2022 In Italia giù del 47%

DOPO un 2021 da record, quest’anno il mercato mondiale delle Ipo (Initial Public Offering – offerte pubbliche iniziali) ha subito una forte inversione di tendenza, come dimostrano i dati dell’Ey Global Ey Trends 2022. Con solo 1.333 Ipo realizzate e una raccolta di 179,5 miliardi di dollari, l’attività delle Ipo è calata del 45% e del 61% per quanto riguarda rispettivamente il numero di operazioni e i capitali raccolti anno su anno. Le Ipo sui mercati italiani hanno registrato un trend simile a quello globale, consuntivando una contrazione del numero di quotazioni del 47% e dei capitali raccolti del 46%, con 26 Ipo, che hanno raccolto circa 1.400 milioni di euro, di cui solo 6 Ipo con una raccolta di 35 milioni nel Q4 2022, rispetto alle 24 Ipo e a una raccolta di circa 1.600 milioni nel Q4 2021. Inoltre, nel 2022 le Ipo in Italia hanno riguardato prevalentemente società di medio-piccole dimensione, a esclusione di un paio di operazioni di grandi dimensioni concluse nella prima parte dell’anno. Le dimensioni medie delle operazioni sono diminuite a causa della riduzione delle valutazioni e della scarsa performance del mercato azionario, e non sono state lanciate Ipo di grandi dimensioni. L’attività di Ipo nel mondo è stata impattata dall’aumento della volatilità del mercato e da altre condizioni di mercato sfavorevoli, oltre che dalla performance negativa di un certo numero di Ipo quotate dal 2021.

Nonostante il quadro appena descritto, ci sono stati alcuni settori e alcune aree del pianeta che hanno ottenuto risultati apprezzabili. Il settore tecnologico, a tal proposito, ha mantenuto la propria leadership in termini di volume, con il 23% delle operazioni, mentre il settore dell’energia ha prevalso in termini di raccolta, registrando il 22% nel 2022. Al contrario, l’attività di Ipo nelle Americhe è scesa a livelli mai visti dalla crisi globale del 2008, registrando i minimi degli ultimi 13 anni in termini di volumi e degli ultimi 20 anni in termini di raccolta; i mercati hanno risentito della volatilità e delle politiche intraprese per combattere l’inflazione.

"L’anno record registrato nel 2021 per le Ipo – commenta Paolo Aimino, Ipo e Capital Markets Leader di Ey in Italia – ha lasciato il posto a una forte riduzione delle Ipo nel 2022, prevalentemente attribuibile alle incertezze e alla crescente volatilità connesse alle tensioni geopolitiche internazionali, alle criticità dello scenario energetico, all’aumento dell’inflazione e all’accelerazione nella crescita dei tassi di interesse che hanno caratterizzato il contesto macroeconomico fin dai primi mesi del 2022".