Mercoledì 1 Maggio 2024

Banca Ifis fa il pieno di utili e investe sul digitale

Ok al piano industriale che prevede nuove assunzioni, partnership e una pioggia di dividendi per gli azionisti

L’ad Frederik Geertman

L’ad Frederik Geertman

Assunzioni di personale, nuove partnership strategiche, digitalizzazione delle attività e maggiore efficienza operativa, accompagnata da un’attenzione ai temi della sostenibilità. Sono i punti-chiave del nuovo piano triennale di Banca Ifis, presentato la scorsa settimana a Milano, assieme ai dati di bilancio sul 2021. Nello scorso esercizio, la banca ha visto i propri ricavi salire del 28,8% su base annua e raggiungere il record storico. Il margine di intermediazione ha toccato infatti i 602,5 milioni di euro contro i 467,8 milioni del 2020, mentre l’utile netto di pertinenza della capogruppo è cresciuto del 46,2%, attestandosi a 100,6 milioni di euro contro i 68,8 milioni dell’esercizio precedente. Archiviato un anno di risultati a doppia cifra, i vertici di Banca Ifis hanno illustrato gli obiettivi del business per il periodo 2022-2024, contenuti nel nuovo piano industriale. Nell’arco di tre esercizi, l’utile netto è atteso di nuovo in crescita fino a 161 milioni mentre i profitti netti cumulati tra quest’anno e il 2024 dovrebbero raggiungere i 400 milioni. Nello stesso periodo, è attesa una pioggia di dividendi per un totale di 200 milioni di euro nell’arco di 3 esercizi. Il che corrisponde a un payout ratio (cioè a una quota di utili distribuiti in rapporto al totale dei profitti realizzati) pari al 50%.

I vertici della banca hanno spiegato anche come verranno raggiunti questi risultati. I pilastri sono quattro e sono scanditi dalla sigla scelta per denominare il piano industriale: D.O.E.S. (Digital, Open, Efficient e Sustainable). Il primo asse portante è quello delle tecnologie digitali, in cui verranno investiti ben 76 milioni di euro. Il secondo pilastro (Open) è un modello di ‘Bank as a platform’ (la banca come piattaforma) che prevede l’avvio di partnership strategiche ad alto potenziale per cogliere opportunità sul mercato, sia nella distribuzione di prodotti creditizi, sia nell’acquisto e nella gestione degli Npl (non performing loan, cioè i crediti deteriorati). Terzo asset portante dello sviluppo di Banca Ifis sarà l’efficienza (Efficient) con una gestione rigorosa dei costi, l’automazione e la ridefinizione dei processi per finanziare gli investimenti nella stessa digitalizzazione. Infine, la banca ha fissato come quarto punto cardine la sostenibilità (Sustainable), un tema già sviluppato negli anni passati. L’obiettivo è mettere in atto interventi concreti per sviluppare il core business in ottica Esg (enviromental, social and governance), una sigla che nella comunità finanziaria identifica la tutela dell’ambiente, la responsabilità sociale e la trasparenza della gestione aziendale. Su questo fronte, ci sarà la costituzione di un Social Impact Lab, un "laboratorio" per promuovere progetti ad alto impatto sociale per la cultura, la salute e il territorio, a favore di tutti gli stakeholder, cioè i portatori di interessi economici rilevanti nei confronti della banca, come i clienti, gli azionisti o i dipendenti.

"Con il Piano Industriale 2022-2024, Banca Ifis conferma la propria natura di challenger bank", ha detto il vicepresidente Ernesto Fürstenberg Fassio (le challnger bank sono banche che, con un business innovativo, sfidano gli istituti di credito più tradizionali, ndr). Fürstenberg Fassio ha sottolineato che Banca Ifis è giunta all’appuntamento del piano triennale "con ottimi fondamentali" e che "continuerà a investire sulle persone anche con programmi di formazione e piani di welfare dedicati, oltre a modalità di lavoro che favoriscono il work-life balance", cioè la conciliazione ottimale degli impegni professionali con la vita personale e familiare. Tra l’altro, un altro dei punti più importanti del piano triennale di Banca Ifis è anche un programma di 200 nuove assunzioni, di cui 150 riguarderanno giovani under 30. È previsto anche un piano di formazione e di reskilling (cioè di ridefinizione delle competenze), per rafforzare e ampliare le qualità professionali distintive dei dipendenti.

"Il nuovo Piano Industriale punta a consolidare la leadership di Banca Ifis nei business a più alta opportunità di crescita e redditività", ha detto l’amministratore delegato Frederik Geertman, ricordando quali sono (e saranno ancora in futuro) i due principali campi di attività dell’istituto: le soluzioni bancarie e creditizie per le piccole e medie imprese ( Commercial and Corporate Banking per le PMI) e la gestione dei crediti deteriorati (Npl). Geertman ha sottolineato l’impegno sul fronte dell’innovazione: "Entro il 2024", ha detto, "puntiamo ad acquisire oltre il 40% dei nuovi clienti attraverso canali digitali, il doppio rispetto a oggi, e a concedere oltre il 90% di nuovi prestiti in meno di tre giorni, mentre nell’area Npl amplieremo l’utilizzo di robotica e sistemi di intelligenza artificiale per ottimizzare le strategie di recupero dei crediti".