Giovedì 6 Marzo 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Intelligenza artificiale e Fintech, il connubio che sta rivoluzionando i mercati

Come l’AI influenza oggi il Fintech e perché è necessario trovare il giusto equilibrio tra tecnologia ed esseri umani.

Intelligenza artificiale e Fintech - Crediti iStock Photo

Intelligenza artificiale e Fintech - Crediti iStock Photo

Lo sviluppo tecnologico e il sempre più prominente utilizzo dell’intelligenza artificiale sono in grado di influenzare tutti i settori indistintamente, ivi compreso quello della finanza e dei suoi servizi. Attività come l’analisi degli investimenti, l’accesso ai mercati o la gestione degli asset vivono dunque oggi una nuova fase, con il cosiddetto approccio Fintech e l’uso dell’intelligenza artificiale che la fanno da padrone grazie alla loro grande capacità di garantire alti risultati abbassando allo stesso tempo i costi e riducendo i tempi di realizzazione. L’intera evoluzione descritta, che si basa sulla sempre maggiore quantità di dati a disposizione, richiede una gestione delle operazioni che faccia capo a un professionista umano esperto che sia in grado di garantire fiducia, integrità e competenza nel prendere le decisioni necessarie. 

Intelligenza artificiale e Fintech

Il nuovo approccio tecnologico ai servizi finanziari ha, e continua tuttora, rivoluzionato il mondo Fintech grazie agli evidenti vantaggi che derivano dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Entrando più dettaglio, l’IA consente: 

- l’automazione dei compiti ripetitivi e noiosi, con i professionisti che possono in questo modo concentrare le proprie attenzioni sulle attività di valore strategico superiore.A questo si aggiunge che con l’intelligenza artificiale si riduce il rischio di errori umani;

- un’analisi avanzata dei dati che riesce ad andare anche oltre a ciò che potrebbe sfuggire a un occhio umano. Con l’IA, inoltre, è possibile ottenere la predittività, cioè la previsione di come potrà evolversi il mercato di riferimento e delle future performance dell’azienda;

- una migliore gestione del rischio finanziario, andando a identificare le minacce potenziali e mitigando il pericolo di perdite; 

- la riduzione, o per meglio dire, l’efficientamento dei costi dato dall’automazione e dall’analisi avanza. A scendere sono, nel dettaglio, i costi operativi, con tale passaggio che influisce in positivo sulla redditività complessiva;

- una riduzione dei tempi di analisi, con l’IA che in pochi semplici click riesce ad analizzare una grande mole di dati che, altrimenti, dovrebbero essere utilizzati da un essere umano che impiegherebbe molto più tempo per farlo;

- una maggiore sicurezza dei dati finanziari che, proprio grazie all’uso della tecnologia, saranno conformi alle normative vigenti.

Detti i vantaggi dell’intelligenza artificiale per il Fintech, è necessario precisare che l’utilizzo della stessa si annulla se a guidare l’intero processo non c’è un professionista esperto che sappia impostare il lavoro e che sia in grado di portarlo a conclusione. Serve, dunque, un equilibrio tra macchine e umani, con ognuna delle due componenti che aiuta l’altra a raggiungere un migliore risultato in termini economici, di qualità e di tempo. 

Come si è evoluto il ruolo dell’operatore finanziario

In forza al suddetto equilibrio, lo sviluppo tecnologico ha imposto un cambiamento anche nel ruolo dell’operatore finanziario. È lui il gestore fisico dell’intero processo, colui che deve giungere a una sintesi dei dati elaborati dall’IA e prendere decisioni di investimento, motivo questo che impone che la figura sia in grado di comprendere e interpretare la grande quantità di informazioni a sua disposizione. Alle competenze classiche, dunque, si affiancano quelle più moderne, in quanto solo in questo modo sarà possibile rendere realmente i processi più efficienti e trarne valore.