Giovedì 9 Maggio 2024

Qr Code sulle bottiglie La ‘storia’ delle mele

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L’ULTIMA INIZIATIVA, in ordine di tempo, è l’introduzione del Qr Code sulle bottiglie di aceto di mele. Ma l’impegno per la sostenibilità è in realtà molto più articolato, come richiesto dal piano triennale di investimenti incentrato su tre punti strategici: benessere delle persone, protezione del territorio e sostenibilità nel ciclo di vita del prodotto. "Il Gruppo investe ogni anno il 2 per cento del fatturato in ricerca e sviluppo, applicando gli indicatori di sostenibilità costituiti dagli obiettivi dell’agenda Onu 2030", precisa l’ad Giacomo Ponti. "Prima nel suo settore, nel 2021 Ponti è diventata Società Benefit, una forma giuridica virtuosa e innovativa che ci vede impegnati nell’obiettivo di conseguire un impatto positivo sulla società e sull’ambiente".

Rientra appunto in questa strategia la valorizzazione della filiera corta e veloce per l’Aceto di mele 100 per cento italiane. Quello, cioè, preparato con mele fresche piemontesi, intere e maturate al sole, lavorate entro 24 ore dall’arrivo allo stabilimento di Paesana, in provincia di Cuneo. Il Qr Code introdotto sulle bottiglie consente di conoscere varietà, data e comune di raccolta delle mele. "E soprattutto – aggiunge Giacomo Ponti – rappresenta per noi un ulteriore passo nella direzione della trasparenza verso i consumatori. Crediamo infatti che la sicurezza di una filiera tracciabile e sostenibile sia una priorità per dare al cliente un prodotto di valore". Sul conseguimento di obiettivi come questo è imperniato il Codice Etico, che già dal 2012 orienta i lavoratori, i fornitori e i clienti all’interno della realtà Ponti. E che ogni anno vede il Gruppo ampliare gli indicatori di sostenibilità, costituiti attorno agli obiettivi dell’agenda Onu 2030, per valutare le proprie scelte dal punto di vista sociale e ambientale, e calibrare gli investimenti verso tecnologie all’avanguardia che mantengano elevati standard qualitativi.

Ponti, che riduce del 15 per cento la quantità di plastica di ogni bottiglia di Aceto di vino nel formato da un litro, ha introdotto l’utilizzo al 30% di Pet riciclato (Rpet) nelle bottiglie da un litro e da 0,50 centilitri. "L’innovazione, implementata dopo oltre un anno di ricerca, lascia del tutto inalterata la qualità del prodotto – osserva l’ad – ma rappresenta un sensibile vantaggio per l’ambiente: 398 tonnellate di Pet vergine in meno immesse sul mercato e una riduzione delle emissioni di 784 tonnellate di Co2, pari a quelle assorbite da 52.300 alberi di città in un anno".

S. N.