Roma, 24 settembre 2024 – In un mondo che, sempre più, aumenta il proprio interesse nei confronti della sostenibilità ambientale per combattere gli effetti del cambiamento climatico è necessario che anche le aziende facciano la loro parte. L’obiettivo delle realtà economiche che scelgono di cambiare il proprio paradigma produttivo in ottica più sostenibile è creare più valore economico inquinando di meno, magari utilizzando meno risorse o preferendo quelle dal ridotto impatto sull’ambiente.
Si tratta di una procedura sicuramente non facile, visto l’aumento progressivo del cambiamento climatico sta riducendo le risorse a disposizione e aumentano le tensioni e le disparità di natura socioeconomica. I consumatori, in questo nuovo scenario, chiedono alle aziende di impegnarsi di più per salvaguardare l’ambiente in maniera pro attiva. Queste motivazioni hanno fatto nascere il concetto di imprese rigenerative, ovvero realtà che rinunciano all’atteggiamento passivo che contraddistingue la sola sostenibilità e che si attivano per cercare una soluzione concreta in supporto dell’ambiente.
Cosa sono le imprese rigenerative
Quando si parla di impresa rigenerativa si fa nello specifico riferimento a una realtà economica che, oltre a conciliare gli obiettivi economici con quelli ambientali e sociali (sostenibilità), si attiva per ripristinare e rigenerare gli ecosistemi che sono stati danneggiati. È proprio con questo operare, infatti, che le aziende mitigano gli impatti negativi presenti e passati.
L’obiettivo di un’impresa rigenerativa è alimentare un sistema economico che abbia un impatto positivo sull’intero pianeta, con l’impegno che è quindi rivolto a pratiche come: - la tutela delle biodiversità; - la rigenerazione dei suoli; - la riduzione dell'inquinamento; - il ripristino degli ecosistemi danneggiati.
Molti sono gli studiosi economici che definiscono l’approccio rigenerativo come un modello fortemente incentrato sulla creazione di un circolo vizioso positivo, con le attività svolte dalle aziende, e dunque dagli esseri umani, che sono di supporto e potenziamento alla salute dell’ecosistema e alla sua prosperità.
Nel caso della solo sostenibilità, invece, l’obiettivo è soddisfare i bisogni attuali senza che questo operato vada a compromettere le capacità delle generazioni future di fare lo stesso. L’obiettivo, dunque, è creare un equilibrio tra l’essere umano e l’ecosistema in cui lo stesso opera.
Pro e contro per le imprese rigenerative
Parlare di pro e contro quando si parla di impegno a sostegno dell’ambiente è senza dubbio fuorviante, anche se è possibile evidenziare vantaggi e svantaggi delle imprese rigenerative che tentano di operare nell'odierno contesto economico.
Tra i pro delle imprese rigenerative c’è la loro spinta alla creazione di modelli economici che mitigano gli impatti negativi attraverso un’attività concreta di rigenerazione degli ecosistemi e pieno benessere per le comunità che li abitano. L’impresa attua un progresso socioecologico, che cioè si allontana dai soli criteri di bilancio includendo l’impronta negativa e positiva che la realtà stessa ha nei confronti dell’ecosistema naturale e umano circostante.
Per ciò che attiene ai contro, questi sicuramente non sono da ricercare nell’impatto ambientale che può avere un’impresa, ma tutt'al più nel mantenimento dello status rigenerativo nell'odierno contesto economico. Muoversi nell’ottica in esame, infatti, comporta un investimento da parte della realtà economica che, specie in uno scenario ancora molto restio a questo tipo di pratiche, può portare a una perdita di competitività e, di conseguenza, di guadagni. Va tuttavia detto che, secondo uno studio della società di consulenza Californiana ReGenFirends, ben l’80% dei consumatori ha una preferenza nei confronti dei brand rigenerativi rispetto a quelli sostenibili.