Giovedì 2 Maggio 2024

Imballaggi, il modello Italia vale un miliardo Conai ne ha recuperati 10 milioni di tonnellate

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È il modello Italia che fa scuola in Europa. Quello messo in piedi dal Conai, il Consorzio Nazionale Imballaggi che sarà presente a Ecomondo 2019. Presentando i suoi numeri, tra i quali spicca quello relativo ai benefici ambientali diretti: quasi un miliardo di euro in un anno (995 milioni, per la precisione), grazie ai 412 milioni di valore della materia recuperata dal riciclo, ai 29 milioni derivanti dall’energia prodotta da recupero energetico e ai 554 di indotto economico generato. A questi dati si aggiunge un beneficio indiretto di 113 milioni di euro annui, ossia il valore economico dell’anidride carbonica evitata. Sono questi i risultati con i quali il consorzio sarà protagonista al salone di Rimini dedicato a innovazione industriale e tecnologica dell’economia circolare. Risultati che confermano quanto il sistema Italia sia importante in Europa per il recupero e per il riciclo dei materiali di imballaggio. Un modello da seguire? Giorgio Quagliuolo, presidente del Conai, non ha dubbi. «Lo ripeto spesso: l’Italia – dice – non ha niente da invidiare a nessuno in termini di economia circolare, nemmeno alla Germania. Il nostro Paese rappresenta un’eccellenza nella gestione e recupero e dei materiali di imballaggio: se ne parla troppo poco. I risultati che presentiamo a Rimini lo confermano».

Il report di sostenibilità del Conai, che verrà presentato in fiera mercoledì all’agorà dello stand del consorzio, alla presenza del presidente Quagliuolo, di Edo Ronchi e di Raimondo Orsini, rispettivamente presidente e direttore della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, e dell’esperto in sostenibilità Maurizio Fieschi fa luce (anche) su questi numeri. Forti di una percentuale di imballaggi recuperati pari all’80,6% (10,7 milioni di tonnellate) nel 2018, il sistema consortile e i riciclatori indipendenti hanno praticamente già raggiunto gli obiettivi di riciclo imposti dall’Unione europea al 2025 e sono a un passo da quelli al 2030. Oltre ai benefici economici, proprio a Ecomondo si parlerà anche di quelli ambientali: a partire dai 3 milioni e 971mila tonnellate di anidride carbonica non prodotta in un anno grazie al riciclo di acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro. Un risparmio che equivale a 9.190 tratte aeree Roma-New York andata e ritorno. A Rimini occhi puntati anche sulla prevenzione, perché «è proprio nella fase di progettazione di un imballaggio che si definisce circa l’80% degli impatti che questo avrà sull’ambiente nel corso di tutto il suo ciclo di vita», ricorda Quagliuolo. Per questo Conai presenterà in anteprima, proprio a Ecomondo, il suo nuovo strumento di ecodesign: l’EcoD Tool.

Un software utilizzabile online in grado di fornire indicazioni sull’impatto dell’imballaggio in tutte le fasi del suo ciclo di vita: le sue funzionalità, che verranno svelate per la prima volta la mattina di giovedì in sala Ravezzi, in occasione del convegno ‘Il futuro della progettazione di imballaggi sostenibili’, promettono di accorciare la strada verso imballaggi sempre più sostenibili per moltissime aziende italiane. Mercoledì, alle 16.30, sarà il ministro dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca, Lorenzo Fioramonti, a parlare all’agorà Conai. In occasione della presentazione del suo nuovo libro ‘Il mondo dopo il Pil’, il ministro discuterà di sistemi di misurazione del progresso e dello sviluppo e di sistemi economici sostenibili insieme al presidente Quagliuolo, alla deputata Rossella Muroni, al portavoce Asvis Enrico Giovannini e al professore Francesco Basile dell’Università di Bologna.

Si parlerà invece di professioni green domani: alle 16 Tessa Gelisio e Marco Gisotti racconteranno ‘100 lavori sicuri’, il volume che svela le 100 professioni più richieste dalle imprese che operano nei settori dalle maggiori prospettive occupazionali. Non sorprende che 70 di queste siano green, influenzate dalla trasformazione verde e da un moderno orientamento alla sostenibilità. «Creare una cultura della sostenibilità è fondamentale – continua Quagliuolo – così come lo è fare prevenzione. Da anni percorriamo entrambe le strade, con iniziative come il progetto Green Jobs 2019 appena concluso a Matera o il nostro bando per la prevenzione. Gli imballaggi non vanno demonizzati, vanno resi sempre più sostenibili: hanno un valore concreto nella vita di tutti i giorni. Se ben gestiti, quando diventano rifiuti possono rinascere a nuova vita e svolgere un’ulteriore funzione: diventare input per nuovi cicli produttivi». Il Conai è un consorzio privato senza fini di lucro costituito dai produttori e utilizzatori di imballaggi, con la finalità di perseguire gli obiettivi di recupero e riciclo dei materiali previsti dalla legislazione europea e recepiti dalla normativa italiana. Al sistema consortile aderiscono circa 800mila imprese in tutta Italia. Ecomondo sarà il contesto ideale per parlare delle prossime sfide.

Giuseppe Catapano

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