Mercoledì 5 Marzo 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Cavour Finance al fianco di Omnia: "Settore Pharma come obiettivo"

Cavour Corporate Finance, dopo le acquisizioni di Sacmi e Acmi, si concentra sul settore Pharma per il riempimento, puntando a un fatturato di un miliardo con expertise nel packaging.

Cavour Corporate Finance, dopo le acquisizioni di Sacmi e Acmi, si concentra sul settore Pharma per il riempimento, puntando a un fatturato di un miliardo con expertise nel packaging.

Cavour Corporate Finance, dopo le acquisizioni di Sacmi e Acmi, si concentra sul settore Pharma per il riempimento, puntando a un fatturato di un miliardo con expertise nel packaging.

DOPO LE OPERAZIONI al fianco di Omnia Technologies OT, con l’acquisizione prima dell’azienda Sacmi e poi dell’impresa Acmi, ora la Cavour Corporate Finance continua a guardare al settore del packaging, ma per il settore Pharma. Il riempimento è quindi un termine sempre più nelle corde del Gruppo OT (fatto di 28 unità produttive e 10 uffici commerciali e di service nel mondo) che punta a un miliardo di fatturato dopo aver raggiunto, proforma nel 2024, il picco di 700 milioni.

"Abbiamo assistito Omnia Technologies prima nel settore low speed come velocità di riempimento nella filiera del vino e poi nell’high speed per l’acqua e le bibite gassate", spiega Antonio Zecchino (nella foto sopra), presidente di Cavour Corporate Finance, realtà nata a Bologna nel 1987 e dal 2007 presente in Italia con una sede anche a Milano. Si occupa di finanza straordinaria di impresa e consulenza strategica finalizzata alle operazioni Mergers and Acquisitions (M&A). "Così stiamo cercando nuove opportunità in questa direzione. Tutto il settore del packaging lo conosciamo benissimo, siamo degli esperti in materia con le società localizzate, soprattutto in Emilia-Romagna e in Lombardia. Stiamo parlando di un settore, quello della meccanica, che ancora non è toccato dalla crisi, soprattutto nell’alimentare (Food and Beverage) e nel Pharma & Healthcare", prosegue Zecchino.

Basti dire che a maggio il Gruppo Sacmi ha ceduto la parte Beverage – Machinery & Labelling – a Omnia Technologies, un Gruppo di società di tecnologie di automazione per il food & beverage, piattaforma controllata dal fondo Investindustrial. Sacmi, con sede a Imola, è un gruppo internazionale, leader nella fornitura di tecnologie avanzate per diversi settori, tra cui i macchinari per la ceramica, la lavorazione della plastica e il Food & Beverage che opera con oltre 70 società in 26 Paesi nel mondo. Con sede a Parma, la Business Unit Beverage fornisce macchinari di ’soffiaggio’ e imbottigliamento per il confezionamento di prodotti liquidi in plastica, metallo e vetro. Può contare su un fatturato di circa 110 milioni di euro, un organico di circa 160 dipendenti e un parco installato di oltre 600 macchine. Sacmi Labelling invece, con sede a Verona e Nanhai (Cina), fornisce soluzioni di etichettaggio automatizzato per bevande, birra, alimenti, detergenti e vino. Fattura circa 70 milioni di euro, impiega 300 dipendenti e ha un parco installato di oltre 1.700 macchine. Il closing è fissato questa estate e vedrà Omnia Technologies (OT) - Investindustrial, soprattutto in funzione del progetto industriale presentato, costituire un gruppo italiano leader nel beverage packaging machinery primario e secondario, che possa competere con i grandi gruppi a livello globale. Una strategia quindi disegnata dall’Advisor Cavour che porterà alla creazione di uno dei più importanti operatori nel settore del confezionamento delle bevande su scala globale.

Poi, a giugno, il closing della seconda acquisizione da parte di Omnia Technologies della società Acmi (nella foto sotto), di Fornovo di Taro in provincia di Parma, con la quale si è completato il progetto industriale di creare la nuova business unit definita come ’high speed Beverage’. In pratica in questo modo Omnia Technologies sarà in grado di fornire tutta la linea completa di imbottigliamento, dove le macchine Sacmi sono specializzate nell’imbottigliamento primario, altresì detto wet (ossia il riempimento dei contenitori), mentre le macchine Acmi sono specializzate nel Packaging secondario, o secco (incartonatrici, confezionatrici, pallettizzatori). Acmi è una azienda leader a livello mondiale nella progettazione e produzione di linee complete di confezionamento e imbottigliamento, principalmente per l’industria alimentare e delle bevande, dove agisce spesso da appaltatore principale e integratore di linea. Fondata nel 1984 dalla famiglia Magri, conta su un fatturato di circa 100 milioni di euro e un organico di 420 dipendenti, distribuiti in cinque stabilimenti produttivi nel Nord Italia e quattro filiali commerciali in Messico, Polonia, Regno Unito e Stati Uniti. Il portafoglio prodotti di Acmi comprende pallettizzatori e depallettizzatori, astucciatrici, avvolgitori, manipolatori, robot multifunzionali e sistemi di trasporto.

"Saranno sempre di più le aziende a conduzione familiare che si aggregheranno con le multinazionali italiane ed estere in futuro. E in questa direzione c’è ancora molto da fare – prosegue Zecchino –. Noi di Cavour Corporate Finance abbiamo altre aree su cui lavoriamo, come quella della componentistica, prevalentemente nei settori dell’agri tech e delle energie alternative. Un altro dato di fatto è il grande attivismo da parte dei fondi, basti dire che a metà 2024 sono state fatte 600 operazioni, di cui la metà da fondi di private equity, e si pensa che entro fine anno saranno 1.200. L’obiettivo è quello di aggregare le aziende più piccole con ’platform companies’ controllate dai fondi per creare nuovi gruppi di livello internazionale. Questi fondi in passato erano generalisti, mentre oggi sono sempre di più specializzati in certi settori".