Mercoledì 13 Novembre 2024

Banca AideXa punta sulle pmi: "Pronti a triplicare i ricavi annui"

CREDITO E SPORTELLI bancari. Marzio Pividori (nella foto sopra) che dall’inizio del 2024 è amministratore delegato di Banca AideXa, li...

Banca AideXa punta sulle pmi: "Pronti a triplicare i ricavi annui"

Banca AideXa punta sulle pmi: "Pronti a triplicare i ricavi annui"

CREDITO E SPORTELLI bancari. Marzio Pividori (nella foto sopra) che dall’inizio del 2024 è amministratore delegato di Banca AideXa, li conosce ormai alla perfezione. Alle spalle ha infatti una lunga carriera nel gruppo Deutsche Bank, dove è stato responsabile della divisione Retail & Small Business in Italia e poi di quella dedicata ai finanziamenti al consumo. Ed è proprio per via del suo ricco cursus honorum che Pividori ha deciso di iniziare nel 2024 una nuova avventura professionale, accettando l’incarico di guidare Banca AideXa, banca fondata da Roberto Nicastro (nella foto sotto) e specializzata nel credito alle micro, piccole e medie imprese (pmi), che utilizza al massimo le tecnologie digitali e che per questo può essere definita una realtà del Fintech. Con quest’ultima espressione, per chi non la conoscesse ancora, si intende quell’ampio spettro di servizi e attività nate dal connubio tra il mondo della finanza e le nuove tecnologie digitali.

"Conoscevo già Banca AideXa dall’esterno e l’ho sempre considerata un progetto innovativo che sfruttava al meglio una grande discontinuità normativa, generata dall’arrivo della PSD2". Si tratta di una direttiva europea, molto nota tra gli addetti ai lavori del mondo finanziario, che stimolerà lo sviluppo dell’open banking, un nuovo modo di fare banca che obbliga tutti gli istituti creditizi ad aprire le proprie piattaforme tecnologiche (per esempio quelle per gestire i conti correnti online) a soggetti terzi. È proprio grazie all’avvento dell’open banking che sono nate e cresciute di molte realtà del Fintech, le quali sono state messe in grado di offrire con più facilità i loro prodotti e servizi alle micro, piccole e medie aziende, acquisendo delle conoscenze sui clienti che prima restavano confinate dentro gli sportelli bancari tradizionali. "Credo che il segmento delle micro, piccole e medie imprese sia attualmente sottoservito e abbia bisogno di vedere colmato un gap proprio grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie", dice Pividori, che ricorda alcuni dati significativi: in tutta Italia, ci sono ben 250mila aziende che hanno sede in comuni totalmente privi di sportelli bancari e altre 390mila si trovano invece in comuni dove c’è soltanto una filiale. Mentre gli istituti di credito tradizionali tagliano sempre più la loro presenza sul territorio, dunque, gli operatori del Fintech cercano di conquistare nuovi spazi, specializzandosi appunto in alcuni segmenti di mercato.

"Il sistema bancario ha chiuso un terzo degli sportelli bancari negli ultimi 7 anni", dice ancora l’amministratore delegato di Banca AideXa, lasciando orfane tantissime aziende". Di fronte a questo fenomeno che sembra strutturale, c’è dunque bisogno di una nuova offerta che consenta alle piccole imprese un accesso al credito in tempi rapidi, con procedure semplificate, senza troppa burocrazia e senza montagne di carte da firmare. Occorrono cioè procedure digitalizzate al 100% che coprano un amplissimo spettro di bisogni. "La nostra offerta si estende dalle soluzioni di finanziamento a breve termine, sui 12-24 mesi, fino ad arrivare a prodotti con durata più lunga, per esempio a 5 anni, con forme di credito finalizzate per sostenere investimenti pluriennali", continua Pividori. La clientela servita è rappresentata da aziende con un fatturato fino a 50 milioni di euro anche se le imprese-tipo che si rivolgono a Banca AdeXa hanno di solito un giro d’affari tra 1 e 2 milioni di euro, con un importo medio dei finanziamenti che si aggira sui 200mila euro. Nel 2024, la banca guidata da Pividori (che ha tra i suoi azionisti Generali, Banca Sella, Banca Ifis, Mediocredito Centrale e l’Istituto Altoatesino) si è posta degli obiettivi di forte crescita, puntando a quasi triplicare i ricavi annui, da 12 a 30 milioni di euro, facendo salire lo stock di crediti da 450 milioni a 700 milioni di euro.

È prevista una crescita anche dell’organico, che oggi include 83 persone e dovrebbe superare le 100 unità nei prossimi mesi. "L’età media del personale è di poco superiore a 30 anni e circa il 40% ha un background di studi tecnologici", dice Pividori, "che ben si adattano alle caratteristiche del nostro business, per il quale abbiamo investito molto nei processi digitali e nelle nella creazione di algoritmi proprietari per la valutazione del merito di credito". Le strategie distributive della banca poggiano invece le fondamenta su diverse partnership come quelle siglata con Poste Italiane, con alcune reti di mediatori creditizi e, più di recente con la Banca Agricola Popolare di Ragusa. Senza dimenticare le collaborazioni con il mondo dei Confidi nati in seno alle associazioni di categoria rappresentative del mondo dell’artigianato e della piccola impresa. Analizzando lo scenario del mercato creditizio, l’amministratore delegato di Banca AideXa intravede all’orizzonte prospettive di ripresa, dopo che la fase di rialzo dei tassi di interesse in Europa è arrivata al capolinea. "Nel 2023 il credito alle imprese è sceso di circa il 6%", dice "e si è contratto addirittura del 10% se consideriamo soltanto il segmento delle piccole aziende". Questo trend è indubbiamente generato da due fattori, il calo della domanda e un’offerta meno accessibile, proprio in seguito all’aumento dei tassi. Tuttavia, quando la politica monetaria si farà più accomodante nei prossimi 12-24 mesi, è probabile che vi sia una ripresa del mercato del credito destinato alle pmi, con una maggiore domanda di finanziamenti e anche una crescita dei volumi erogati.