di Elena Comelli
Il Cavallino rosso inciampa sul virus. Ferrari chiude il 2020 con un utile netto in calo del 13% a 609 milioni di euro e consegne in calo di circa il 10%, cioè 9.119 vetture. Ma il gruppo sottolinea di aver chiuso l’anno con risultati sopra le attese grazie a un quarto trimestre record. Negli ultimi tre mesi, l’utile è stato di 263 milioni, in crescita del 58% sul 2019.
Il calo di 1.012 vetture consegnate, spiegano da Maranello, è dovuto al blocco della produzione nel primo semestre legato alla pandemia, in parte compensato da un recupero della produzione nella seconda metà dell’anno. I ricavi 2020 sono stati pari a 3,46 miliardi di euro (-8,9%), ma per il 2021 sono previsti ricavi netti a 4,3 miliardi, "a condizione che l’operatività non sia impattata da ulteriori restrizioni dovute alla pandemia". I mercati, però, non hanno applaudito: il titolo ieri è sceso del -2,9% a Piazza Affari.
"I risultati della Ferrari nel 2020 sono stati eccezionali e dimostrano la forza del nostro modello di business e la nostra resilienza", commenta John Elkann, presidente e ceo pro tempore della casa di Maranello. "La sfida del Covid ci ha permesso di imparare di più sulle nostre forze e debolezze", ha rilevato Elkann. Il rampollo di casa Agnelli ha accennato alla carica di amministratore delegato, che ricopre da quando Louis Camilleri ha deciso di lasciare.
"Ci prenderemo il tempo necessario per individuare la figura migliore per guidare questa azienda", ha spiegato il presidente della Rossa, che ringrazia Camilleri per il lavoro svolto. "La passione di Camilleri per la Ferrari è senza limiti. Louis ha costruito un gruppo dirigente che continuerà a portare la nostra società a risultati eccezionali. È per questo che sono grato a lui e a tutti i nostri colleghi della Ferrari", ha detto Elkann. Per quanto riguarda la produzione, la casa del Cavallino, ha confermato Elkann, avrà un modello full electric entro il 2030.
Inevitabile, anche di fronte agli analisti finanziari, un accenno ai deludenti risultati della Rossa in Formula 1. "Un grande passato non vuol dire per forza un grande presente e un grande futuro. Dobbiamo ricominciare con umiltà", ha tagliato corto Elkann.