Il 2023 di Coop e delle cooperative associate è stato all’insegna della crescita, nell’ambito di un percorso di riposizionamento che sta centrando tutti gli obiettivi. Il giro d’affari complessivo ha raggiunto i 16,4 miliardi di euro a fine 2023, in aumento del 2% rispetto al 2022 (oltre 14,8 miliardi sviluppati solo dalla parte retail, in crescita del 2,9%).
Nel periodo, si legge in una nota, l’occupazione generata ha sfiorato i 59.000 dipendenti (-1,5% sul 2022, in scia alla riconfigurazione della rete vendita), con le donne che occupano il 34,8% dei ruoli direttivi, un dato in continua crescita che ha contribuito all’assegnazione a febbraio della Certificazione della Parità di Genere. Immutato il dato della base sociale: sono oltre 6,2 milioni i soci (oltre un quarto delle famiglie italiane è proprietaria delle 75 cooperative associate) con una prevalenza di donne (58,1%). La quota di mercato si attesta all’11,4% del totale Gdo, in leggera riduzione (-0,3%) rispetto all’anno precedente, confermando il posizionamento di Coop al secondo posto tra le insegne della grande distribuzione italiana.
Più nel dettaglio, l’aggregato delle 7 cooperative più grandi ha generato un risultato d’esercizio che torna stabilmente positivo allo 0,2% del fatturato, con un incremento su base annua di 115 milioni di euro grazie al miglioramento del valore aggiunto (15,8% sul fatturato, +1% sul 2022) e al contenimento dei costi nonostante l’aumento del prezzo degli energetici e il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro. Il margine ebitda si attesta al 3,7% e quello sull’ebit poco sotto la parità a -0,2% in scia alle dinamiche dell’inflazione e al loro impatto sui consumi, nonché alla concorrenza dei discount. L’indebitamento, inoltre, continua a scendere, specialmente quello a breve termine (-1,1 miliardi nel 2023) e il prestito sociale si attesta poco sopra i 7,2 miliardi con 1 milione di soci prestatori.
"Con il 2023 – dice Maura Latini, presidente di Coop Italia – il percorso di riposizionamento si può considerare concluso, mediante l’aggiunta di circa 5.000 nuovi prodotti a marchio Coop sugli scaffali". Il tasso di penetrazione del marchio supera il 95%, portando Coop a un posizionamento leader nell’80% delle categorie merceologiche. A fine 2023 il fatturato generato dalla private label ha toccato i 4,5 miliardi di euro.