Giovedì 25 Aprile 2024

Coronavirus, Inps: "Crollano i certificati per malattia, - 40%"

Il calo dei certificati è maggiormente accentuato nel pubblico (53%) e nelle regioni del Centro Sud. Il report con le cause

Medico di famiglia, foto generica

Medico di famiglia, foto generica

Roma, 27 agosto 2020 - Il lockdown ha fatto crollare i certificati di malattia arrivati ai datori di lavoro. Che sono quasi dimezzati: - 40% nel secondo trimestre del 2020, mentre sono cresciuti in media i periodi di assenza.  Lo rileva l'Osservatorio sulla malattia dell'Inps. Nel secondo trimestre 2020 sono arrivati 3.187.689 certificati a fronte dei 5.362.989 presentati nel secondo trimestre 2019 con una riduzione del 40,5%. 

Colpa del Coronavirus

"La riduzione - spiega lo studio - è riferibile sostanzialmente agli effetti, nel secondo trimestre 2020, dell'epidemia di coronavirus iniziata in Italia alla fine di febbraio: come noto infatti, a partire dal 9 marzo 2020 il governo ha messo in atto delle misure per il contenimento dell'epidemia da Covid-19 che prevedevano la chiusura delle aziende private appartenenti a settori di attività economica non essenziali e il regime di smartworking, maggiormente rilevante per i dipendenti pubblici", spiega lo studio.

"Pertanto la chiusura delle attività economiche, per tutto il mese di aprile e parte del mese di maggio, ha avuto come conseguenza un accesso molto limitato agli studi dei medici di base, i quali sono stati contattati quasi esclusivamente per le certificazioni riferibili al Covid 19, mentre sono state evitate le richieste relative alle eventuali malattie di lieve entità, sia da parte dei dipendenti del settore privato e ancora di più da parte dei dipendenti del settore pubblico". 

Differenze Nord-Sud e pubblico-privato

In particolare il calo dei certificati è maggiormente accentuato per il settore pubblico (-53%) rispetto a quello privato (-36%). Il decremento risulta più marcato nelle regioni del Centro-Sud (-61% vs -47% per il Centro e -62% vs -40% per il Sud). 

Maschi e femmine

Si riscontrano inoltre differenze di genere nel settore pubblico (-44% per i maschi e -57% per le femmine) che non si registrano nel settore privato (-36% per i maschi e -37% per le femmine). 

Giornate di prognosi

Le giornate medie di prognosi per lavoratore con almeno un giorno di malattia passano da 9,6 nel secondo trimestre 2019 a 15,3 nello stesso trimestre del 2020 per il settore privato, e da 9,2 a 17,2 per il settore pubblico. Consistente anche l'incremento delle giornate medie di malattia per certificato (da 5,5 a 8,2 nel settore privato, da 4,9 a 9,0 nel settore pubblico). 

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