Mercoledì 8 Maggio 2024

Prezzi benzina di nuovo alle stelle, perché aumentano e quali sono gli scenari da tenere d’occhio per il futuro

Davide Tabarelli (Nomisma Energia): “Da almeno 50 anni le fluttuazioni del petrolio dipendono dalle tensioni in Medio Oriente”. Non solo Israele: mar Rosso, Ucraina e il timore di un’escalation in Iran. Cosa spinge le quotazioni verso l’alto

Impennata nei prezzi dei carburanti (Ansa)

Impennata nei prezzi dei carburanti (Ansa)

Roma, 8 aprile 2024 – La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno venerdì scorso, proprio mentre pendolari del weekend e appassionati delle gite fuori porta si preparavano a partire. I prezzi dei carburanti sono in deciso aumento, come confermano i dati elaborati da Quotidiano Energia sulla base delle comunicazioni dei gestori all'Osservaprezzi del Mimit, aggiornati al 7 aprile e resi noti questa mattina. La benzina al self ha raggiunto 1,911 euro al litro: il massimo da circa sei mesi, ovvero dal 19 ottobre 2023. Tra le cause, il rally del petrolio (che proprio venerdì ha raggiunto i 91 dollari al barile) e l’incremento delle quotazioni internazionali anche dei prodotti raffinati. Cosa dobbiamo aspettarci per le prossime settimane? Lo abbiamo chiesto a Davide Tabarelli, presidente e fondatore di NE-Nomisma Energia, società indipendente di ricerca sull’energia e l’ambiente.

I prezzi 

Prima di sapere per quanto tempo durerà questa nuova fiammata, è bene però tracciare una panoramica dei prezzi attualmente praticati nel nostro Paese: il prezzo medio del diesel in modalità self-service è di 1,811 euro al litro (1,803 il dato precedente), mentre il servito è pari a 1,951 euro al litro (contro 1,943), con i punti vendita delle compagnie che propongono prezzi medi compresi tra 1,889 e 2,029 euro al litro. Sul servito per la benzina, invece, il prezzo medio è 2,048 euro al litro (rispetto a 2,037). Gli impianti colorati (che espongono, cioè, il proprio marchio) propongono prezzi tra 1,990 e 2,131 euro al litro; per i distributori no logo il prezzo medio è 1,950. I prezzi medi del Gpl sono tra 0,723 e 0,741 euro al litro. Infine, per il metano auto vanno da 1,308 a 1,414 euro al kg.

Le cause e gli scenari in ballo

"Da almeno 50 anni a questa parte – ovvero dai tempi del primo shock petrolifero del 1973 – le fluttuazioni del prezzo del petrolio (e, conseguentemente, dei carburanti) dipendono dalle tensioni geopolitiche in Medio Oriente – ricorda Davide Tabarelli  – . Nel 1973 era stata proprio la guerra dello Yom Kippur, con il contestuale embargo sulla vendita di greggio, dichiarato dai Paesi produttori di petrolio agli stati che avevano sostenuto Israele, a innescare il primo forte aumento del prezzo del petrolio. Ora siamo di fronte a tre conflitti in atto: la guerra di Gaza, l’occupazione russa in Ucraina e gli attacchi degli Houthi alla navigazione internazionale nel mar Rosso. Tutte queste tensioni, esacerbate sia dal timore di un’escalation che coinvolga l’Iran, sia dai recenti attacchi ucraini ad alcune raffinerie di petrolio russe, spingono verso l’alto le quotazioni del petrolio”.

La risalita dopo un periodo di ribassi

Va detto, tuttavia, che i prezzi praticati negli ultimi 6 mesi erano stati piuttosto bassi, malgrado gli eventi geopolitici fossero già pienamente in atto. "Tra gennaio e febbraio 2024, il petrolio è stato venduto anche a 72 dollari al barile – conferma Tabarelli – e i prezzi dei carburanti hanno goduto di una certa stabilità. A trascinare le quotazioni verso il basso erano, in particolare, i timori diffusi per la debolezza dell’economia cinese (la cui crescita continua a essere inferiore alle aspettative) e l’abbondanza di offerta della materia prima”.

Cosa aspettarsi per il prossimo futuro?

"Dipenderà dall’andamento geopolitico: i mercati internazionali, al giorno d’oggi, sono spiccatamente finanziarizzati (gli strumenti finanziari e le conseguenti speculazioni incidono fortemente sul sistema economico reale, ndr) e, pertanto, sensibili anche a previsioni lontane nel tempo. Direi che comunque siamo ancora ben lontani dal picco di 2,200 euro al litro raggiunto dalla benzina a marzo 2022, un mese dopo lo scoppio del conflitto russo-ucraino”.

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