Domenica 19 Maggio 2024

Bonus benzina da 200 euro, come funziona

Cos’è e come funziona il bonus benzina da 200 euro: chi può richiederlo e quando viene concesso.

Roma, 5 aprile 2024 – Nel corso degli ultimi anni si è assistito a un aumento considerevole del prezzo del carburante, con le conseguenti difficoltà per i cittadini che necessitano di fare rifornimento per poter svolgere le proprie azioni quotidiane, dal tragitto per andare a lavoro fino alle attività familiari e del proprio tempo libero. Per aiutare le persone in maggiore difficoltà nell’affrontare il caro benzina, il governo Draghi aveva introdotto nel 2022 il cosiddetto bonus benzina da 200 euro, rivolto esclusivamente ai lavoratori del settore privato e con un limite di reddito. La misura, contenuta inizialmente nel decreto legge n. 21 del 21 marzo 2022, il Decreto Aiuti, ha trovato conferma anche negli anni successivi alla sua emanazione, ivi compreso il 2024.

Come funziona il bonus benzina da 200 euro - Crediti: iStock
Come funziona il bonus benzina da 200 euro - Crediti: iStock

Bonus benzina 2024, cosa prevede

Come già accennato, il bonus benzina da 200 euro per i lavoratori del settore privato è una misura straordinaria introdotta dal governo di Mario Draghi e confermata da quello di Giorgia Meloni. La natura eccezionale della misura fa sì che il contributo per il carburante possa essere erogato una tantum da chi utilizza l’automobile per motivi personali e di lavoro. Ad assegnare al lavoratore il buono benzina, dal valore massimo di 200 euro e valido solo per il rifornimento di carburante, è il datore di lavoro che può scegliere di erogarlo o meno su base volontaria.

Si tratta di un contributo esentasse che non concorre dunque alla formazione del reddito, in quanto le somme vengono concesse ai dipendenti del settore privato nella forma di fringe benefit. Così come previsto dalla Legge di Bilancio 2024, la misura straordinaria per carburanti resterà in vigore fino al 31 dicembre 2024 ed è cumulabile con le altre contribuzioni/iniziative detassate previste dalla stessa Manovra.  

Come ottenere il bonus e i requisiti

Venendo erogato su base volontaria dai datori di lavori e non direttamente dallo Stato, il bonus benzina da 200 euro deve essere richiesto dai lavoratori direttamente al datore di lavoro. Una volta effettuata la richiesta e in caso di approvazione della stessa da parte del datore di lavoro o dall’azienda, la somma in fringe benefit verrà accreditata direttamente nella busta paga del lavoratore relativa al mese successivo a quella della concessione. Ci sono, però, dei requisiti che devono essere rispettati dai richiedenti. Più nel dettaglio, i beneficiari:

  • devono essere esclusivamente dipendenti del settore privato, in enti del Terzo Settore o studi professionali. Rientrano nella categoria degli aventi diritto anche coloro che hanno un contratto di apprendistato nel settore privato, mentre sono totalmente esclusi i dipendenti delle amministrazioni pubbliche (D.Lgs. n. 165/200);
  • devono avere un reddito annuo lordo inferiore a 35mila euro

 

Come viene erogato il bonus benzina

Così come in parte già accennato, è il dipendente del settore privato a chiedere al datore o all’azienda la possibilità di ricevere il bonus benzina da 200 euro. In caso di approvazione, la misura straordinaria viene concessa generalmente nella forma del fringe benefit, dunque esentasse nel rispetto del limite fissato dalla legge di 258,23 euro. Vi è, tuttavia, anche un’altra possibilità per il datore di lavoro, ovvero quella di erogare al lavoratore uno o più buoni carburante, magari di un compagnia di rifornimento con la quale ha stipulato un accordo privato. Anche in questo caso si tratta di una soluzione esentasse, sulla quale dunque il dipendente non devo pagare tributi e tasse.

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