Apple è in ricorsa sull’Intelligenza Artificiale, ma starebbe per annunciare un accordo clamoroso: quello con OpenAI, per utilizzare sull’iPhone la sua IA, quella di ChatGpt. L’indiscrezione arriva dall’agenzia Bloomberg che cita fonti vicine alla società. Una mossa per recuperare di slancio il gap dell’ultimo anno e mezzo, ovvero il periodo in cui proprio ChatGpt è diventato sinonimo di “IA a disposizione tutti“.
Cupertino avrebbe aperto trattative anche con Google per il chatbot Gemini, ma senza concretizzarlo, almeno finora. Trattative quindi a tutto campo che confermano quanto l'IA è ormai essenziale anche per un colosso come Apple che sull'intelligenza artificiale è indietro rispetto alle rivali.
Sia chiaro: al momento non c’è nessuna conferma e nessuna smentita: i portavoce di Apple, OpenAI e Google hanno rifiutato di commentare le indiscrezioni.
Potrebbe essere un passaggio cruciale: tra i produttori, Apple ha la quota principale del mercato del telefonini di fascia alta, anche se nella capitalizzazione a Wall Street è stata superata da Microsoft, che di OpenAI è finanziatore strategico (ha investito decine di miliardi di dollari, ed ha lanciato ChatGpt con il suo motore di ricerca Bing). Un accordo tra Cupertino e la società guidata da Sam Altman potrebbe riportare di colpo Apple in pole position.
E finirà inevitabilmente sotto la lente dell’Antitrust Usa e non solo. Tutte le società sono già coinvolte in azioni legali: il Dipartimento di Giustizia accusa Apple e Google di aver messo all’angolo la concorrenza sui motori di ricerca, mentre per OpenAI le autorità americane stanno valutando se gli investimenti di Microsoft abbiano violato le norme antitrust.
Le prime novità pratiche si dovrebbero vedere con iOS 18, il prossimo sistema operativo iPhone con una serie di nuove funzionalità di IA. L’annuncio ufficiale potrebbe arrivare a metà giugno, all’annuale Worldwide Developers Conference. Sono previsti diversi annunci sull’IA, e non a caso si basano sul chip M4, studiato appositamente.
"Vediamo l’IA generativa come un’opportunità fondamentale per i nostri prodotti", ha dichiarato il Ceo Tim Cook, che un anno fa, nella stessa occasione, aveva detto di utilizzare già personalmente il ChatGPT di OpenAI, ma che c’erano "una serie di problemi da risolvere". Forse la soluzione è stata trovata.