Mercoledì 24 Aprile 2024

Alta velocità Napoli-Bari. Partiti i lavori. Sei miliardi per collegare le città in 2 ore e 40 minuti

Per realizzare la tratta è impegnata una speciale talpa meccanica di 100 metri di lunghezza

Quasi sei miliardi di euro di investimenti (finanziati anche coi fondi Pnrr) per rendere più veloce la circolazione ferroviaria lungo la tratta Napoli-Bari. E di conseguenza, grazie alla connessione con la linea Napoli-Roma-Milano, i collegamenti tra il nord e il sud Italia. L’intervento, che in questi giorni ha visto l’avvio di una delle sue fasi cruciali, viene effettuato utilizzando anche una imponente talpa meccanica, battezzata Aurora, che coi suoi 100 metri di lunghezza e i 18 motori da 6.3 megawatt totali ha iniziato lo scavo della galleria di Grottaminarda, in provincia di Avellino, sulla tratta Apice-Hirpinia compresa appunto nella linea ad alta velocità/alta capacità che dovrà collegare il capoluogo campano con quello pugliese.

Un Freccia rossa (Archivio)
Un Freccia rossa (Archivio)

Il cantiere

La galleria di Grottaminarda, lunga circa 2 chilometri, è la prima delle tre gallerie previste sul tracciato della tratta Apice–Hirpinia che si sviluppa per 18 chilometri totali, 12 dei quali saranno in sottosuolo.

La talpa meccanica è costituita da una testa rotante dal diametro di circa 12,5 metri. Il cantiere della fresa lavorerà ininterrottamente per circa 5 mesi con un ciclo lavorativo di 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, con un avanzamento previsto di circa 16 metri al giorno. Inoltre, contemporaneamente all’avanzamento dello scavo, verrà realizzato un anello di rivestimento della galleria che sarà formato da nove conci prefabbricati spessi 55 cm e lunghi 1.80 metro ciascuno. Il tipo di approccio scelto dovrebbe portare importanti vantaggi sull’intero sistema della cantierizzazione delle opere, visto che consentirà lo scavo delle gallerie Grottaminarda e Melito in sequenza a partire da un unico cantiere posto all’imbocco sul lato di Bari, riducendo di molto l’impatto dei cantieri intermedi sul territorio. Per garantire la continuità dell’opera sono impiegate oltre 100 persone altamente specializzate, divise su 4 squadre. I lavori della tratta sono legati a un investimento di circa 628 milioni di euro.

Il progetto della linea Napoli - Bari

La nuova tratta dedicata all’alta velocità e all’alta capienza Napoli - Bari è parte integrante del Corridoio ferroviario europeo TEN-T Scandinavia – Mediterraneo e rappresenta la prima e più avanzata opera che il Polo Infrastrutture del Gruppo Fs sta realizzando per il potenziamento della rete ferroviaria nel Sud Italia. La nuova infrastruttura, di cui Rete Ferroviaria Italiana è committente e Italferr ha curato la progettazione preliminare e definitiva, ha un investimento complessivo di 5,8 miliardi di euro, finanziati anche con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il suo completamento, stimato entro il 2027, velocizzerà il collegamento diretto trasversale tra il Tirreno e l’Adriatico, migliorando le connessioni della Puglia e delle province campane più interne con la linea dell’alta velocità Milano-Roma-Napoli.

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Stato di avanzamento dell’opera

Dal mese di agosto dello scorso anno tutti i cantieri della nuova linea Napoli–Bari sono in fase di realizzazione. L’attività della gestione commissariale ha consentito un’accelerazione dei lavori che ha portato al completamento, nel 2017, dei primi due interventi dell’itinerario: il nodo di interscambio di Napoli/Afragola e il lotto Bovino–Cervaro. Con la prima fase di attivazione della Cancello–Frasso Telesino, entro il 2024 sarà possibile realizzare un collegamento diretto tra Napoli e Bari in 2 ore e 40 minuti. L’opera costituisce già oggi un volano di sviluppo per il territorio e per la creazione di posti di lavoro: nel progetto sono infatti impegnate circa 5mila persone tra ingegneri, tecnici e operai, oltre a una filiera di 2mila imprese tra fornitori e subfornitori. I lavori del Polo Infrastrutture del Gruppo Fs, con Rete Ferroviaria Italiana committente dell’opera e Italferr alla direzione lavori, sono eseguiti dal Gruppo Webuild, attraverso il Consorzio Hirpinia AV. L’opera rientra nel progetto Cantieri Parlanti, realizzato dal Gruppo Fs in collaborazione con il Mit, per raccontare in maniera trasparente le attività e le finalità dell’opera attraverso iniziative pubbliche, infopoint e una pagina dedicata alle opere strategiche.  

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