Lunedì 29 Aprile 2024

Writers assaltano metrò, sette giovani verso il processo

Il bliz, per cui il pm e la polizia locale stanno identificando altre tre persone, risale al 20 aprile 2013. Quel giorno, gli 11, in tarda mattinata, incappucciati, vestiti di nero, hanno fermato il convoglio della Linea 2 mentre stava transitando alla stazione di Villa Fiorita

Writers all'assalto

Writers all'assalto

Milano, 29 gennaio 2015 - Il pm Elio Ramondini ha chiuso le indagini in vista del rinvio a giudizio di 7 writers, ora tra i 25 e i 20 anni per l'assalto a un treno della metropolitana di Milano che, dopo aver bloccato azionando il freno d'emergenza e le leve di allarme e aver malmenato il macchinista, hanno imbrattato di scritte e tag. I giovani, che per altro avevano seminato panico tra i passeggeri gridando 'attentato, attentato', sono  accusati, assieme a un minorenne, di danneggiamento, interruzione di pubblico servizio, resistenza a pubblico ufficiale, violenza privata e anche procurato allarme. Reati contestati con una serie di aggravanti.

Il bliz, per cui il pm e la polizia locale stanno identificando altre tre persone, risale al 20 aprile 2013. Quel giorno, pare assieme al writer sudamericano Luce noto per 'azioni' del genere e in visita a Milano, gli 11, in tarda mattinata, incappucciati, vestiti di nero, hanno fermato il convoglio della Linea 2 mentre stava transitando alla stazione di Villa Fiorita. In pochi minuti hanno ricoperto i vagoni con scritte e firme e, in particolare uno di loro, colpito al volto con una bomboletta e spruzzato della vernice spray negli occhi del macchinista che ha tentato di bloccarli. Tutto ciò costringendo i passeggeri, spaventati, a "tollerare il fermo" del treno, si legge nel capo di imputazione, e annunciando "pericoli inesistenti" e "suscitando allarme". L'assalto, inoltre, è stato filmato da una telecamerina che uno dei writers aveva installato sul suo cappellino (VIDEO).

Per la vicenda, il maggio successivo ci furono anche una serie di perquisizioni e molte furono le persone sospettate. Gli indagati adesso hanno tempo una ventina di giorni per farsi interrogare. Dopo di che il pm, che ha stralciato la posizione del minorenne e trasmesso gli atti alla Procura minorile, potrà disporre direttamente il processo.