Domenica 5 Maggio 2024

Vaccini, basta proroghe. Da lunedì i bambini senza certificato non entrano a scuola

I genitori che non hanno presentato la certificazione richiesta sulle vaccinazioni dei figli rischiano sanzioni, con esclusione dei piccoli dai nidi e dalle scuole per l'infanzia

Un bambino viene vaccinato in un ambulatorio della Asl  (Ansa)

Un bambino viene vaccinato in un ambulatorio della Asl (Ansa)

Roma, 9 marzo 2019 - Da lunedì niente più proroghe, nonostante le richieste arrivate fino all'ultimo di un nuovo decreto. I genitori che non hanno presentato entro il 10 marzo alle scuole la certificazione originale sulle vaccinazioni dei figli vanno incontro alle sanzioni previste dalla legge Lorenzin, che arrivano fino all'esclusione da scuola per i nidi e quelle dell'infanzia. 

Ed è allo studio un nuovo provvedimento, che prevederebbe il cosiddetto 'obbligo flessibile'. L'Associazione Nazionale Presidi (Anp) è molto chiara in proposito: "Lunedì prossimo, per chi non si presenterà a scuola con il certificato richiesto, applicheremo semplicemente la legge". 

Niente rimandi, "negli asili, i bambini sprovvisti di certificato non potranno entrare. Nelle altre scuole, invece, in questi casi è prevista solo una sanzione pecuniaria, e gli alunni potranno entrare lo stesso". 

Il problema maggiore, secondo l'associazione dei presidi, "è soprattutto nella scuola primaria, dove i non vaccinati potrebbero restare a contatto con gli immunodepressi, i quali non sono tutelati da questo tipo di previsione normativa". 

A Torino in una scuola di Torino sono tornati manifesti No Vax che annunciano un corteo per il 23 marzo "in difesa della libertà di cura e dell'inviolabilità del corpo". 

Cosa dice la legge: varata nel 2017, prevede che negli asili nido e nelle scuole materne i bambini non in regola con i 10 vaccini obbligatori indicati dal provvedimento non possano entrare in classe, mentre per le elementari e le medie si va incontro ad una sanzione fino a 500 euro. 

Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, aveva chiesto una seconda, dopo quella di un anno accordata dalla maggioranza nel 2018. Ma, secondo gli esperti di sanità pubblica, il provvedimento è riuscito nell'intento di alzare le coperture. La Società Italiana di Igiene (Siti) stima che per alcuni vaccini si sarebbe superata l'immunità di gregge, ossia la protezione indiretta che si ha quando la vaccinazione di una parte significativa di una popolazione tutela anche agli individui che non hanno sviluppato direttamente l'immunità. 

Le regioni più in regola sono finora Emilia Romagna, Veneto, Lombardia, Puglia e Toscana, dove le coperture per i bambini di 24 mesi hanno superato il 95%.

Inoltre questo potrebbe comunque essere l'ultimo anno di applicazione della legge Lorenzin. È infatti in discussione in Parlamento un provvedimento relativo al cosiddetto 'obbligo flessibile', secondo il quale la vaccinazione è obbligatoria solo "in caso di emergenze sanitarie o di compromissione dell'immunità di gruppo".