Mercoledì 24 Aprile 2024

Vacanze post Covid, effetto crisi: la notte in hotel è in svendita

A Bellaria un tre stelle offre una camera doppia a nove euro

Super offerte scontate negli hotel della Romagna

Super offerte scontate negli hotel della Romagna

Rimini, 19 giugno 2020 - Notti magiche? No, notti low cost. Dove puoi permetterti di dormire in hotel a nove euro. Sì, certo: la camera è vecchia, il letto di più, la doccia non ha né tende né box e se ti serve il phon lo devi chiedere alla reception. Ma bastano un paio di spritz per alloggiare all’hotel Sidney, tre stelle (sbiadite) di Bellaria. "Sia chiaro: la colazione e il parcheggio non sono inclusi – si affrettano a precisare dall’albergo – così come la tassa di soggiorno. Quella si paga a parte". Ci mancherebbe... Ecco: nella Riviera romagnola che tenta faticosamente di rialzarsi dopo la pandemia, i prezzi di molti hotel non sono solo calati: sono letteralmente precipitati. 

In questi giorni una coppia che sceglie la Romagna può trovare una matrimoniale per pochi spiccioli in tanti hotel. Alla faccia del turismo di qualità, inseguito solo a parole ma affossato dalla guerra dei prezzi. L’associazione albergatori di Rimini le chiama "le offerte indecenti", che "inquinano il mercato" e costringono i gestori a rinunciare ai margini di guadagno per accaparrarsi un cliente in più. Ma Giovanni Passeri e Laura Dattila, i titolari dell’hotel Sidney e di altri 8 alberghi sparsi tra Rimini, Cesenatico, Bellaria e San Mauro mare, rifiutano sdegnati l’etichetta di quelli che ‘rovinano’ il mercato. «Se è per questo, in certi giorni abbiamo venduto le camere anche a 6 euro e mezzo a persona. Sono offerte che non riguardano tutte le stanze: le facciamo solo in certi giorni, per riempire le camere che restano invendute. E siamo onesti con i clienti: non promettiamo comfort che non ci sono, ma solo un letto per dormire e tanta simpatia". 

Tutto il resto, al Sidney, si paga extra: il caffè, le bibite, naturalmente pranzi e cena (su richiesta), il parcheggio, l’ombrellone in spiaggia. Di gratuito, in questo albergo con i divanetti logorati dal tempo, i pavimenti anni ‘70 e i letti in ferro battuto, ci sono solo il wifi e le biciclette... "È così che facciamo tornare i conti: da quando abbiamo aperto l’albergo, il 29 maggio, siamo quasi sempre pieni, e abbiamo già fatto più di 3mila euro di extra". Chiaro: se metti piede al Sidney, o in altri alberghi che praticate prezzi così bassi, ti devi accontentare. "Ma guardate le recensioni su di noi – continuano Giovanni e Laura – Abbiamo giudizi eccellenti. Perché alla fine i turisti qui si trovano bene: l’ambiente e le camere sono pulite (anche se ti cambiano le lenzuola ogni due giorni, e gli asciugamani una volta a settimana, ndr), sono a due passi dalla spiaggia. E il nostro personale è sempre accogliente e gentile». Mentre Giovanni mostra la tabella con i prezzi degli extra, passa nella hall una delle clienti. "Dormito bene Ludmilla?".

"Tutto bene, ci vediamo stasera – risponde lei sorridente – Adesso qualche ora in spiaggia non me la toglie nessuno". Le cameriere passano e ripassano lo straccio nella hall, mentre al piano di sopra i ragazzi apparecchiano per la cena: a scelta minestrone o pasta al pomodoro, e un po’ di pesce. «Surgelato, ovviamente. Almeno noi lo diciamo. Quanti colleghi ti fanno pagare 60 o 70 euro a notte, promettendo cene di qualità e poi servendo gli stessi piatti che abbiamo noi?». Se vuoi una birra a tavola, fanno due euro e mezzo. Per il caffè ne basta uno. Chi sceglie la pensione completa, spende 25 euro al giorno. Come si fa a non rimetterci, con questi prezzi? «Noi ci stiamo riuscendo. La nostra filosofia è guadagnare poco, spaccando il centesimo, ma riempire l’hotel. Qualche collega invidioso dice che ce la facciamo perché non paghiamo il personale, o i fornitori. C’è chi ha messo in giro la voce che noi ricicliamo denaro sporco... Tutte falsità». Di vero ci sono i nove euro a notte. Non è vendere una camera: è svenderla. «Però scusate: perché oggi un turista dovrebbe venire in Romagna, se non per il prezzo basso e l’ospitalità?». La seconda, i romagnoli, ce l’hanno nel sangue. E per fortuna non è in vendita.