
di Simona Ballatore Erano stati i primi a chiedere con forza il ritorno in presenza, occupando, quattro mesi fa, la loro scuola – il liceo classico Manzoni – e dando il via alle proteste a cascata a Milano (dodici in quindici giorni). Sono tornati a occuparla ieri ma per chiedere una ’tregua’: "Non siamo sfaticati, siamo affaticati"; "Didattica a distanza per bocciarci in presenza", gli striscioni ai cancelli. Perché quel ritorno in aula (al 70%) tanto atteso è stato tradotto in un "fittissimo e insostenibile calendario di interrogazioni e verifiche". Ed è "mal comune". Non solo a Milano, infatti, ma da...