Lunedì 20 Maggio 2024

Toti non risponderà al gip. “Dobbiamo leggere bene gli atti”. Dimissioni? Prima un confronto con la maggioranza

L’avvocato difensore in un video diffuso dallo staff del governatore ligure: “Avvalersi della facoltà di non rispondere la scelta più logica. La tracciabilità dei denari è totale. Sul futuro politico farà le sue valutazioni”

Genova, 9 maggio 2024  – L’interrogatorio di garanzia di Giovanni Toti è fissato per domani, ma si sa già che il governatore ligure – sospeso dalla carica dopo l’arresto (ai domiciliari) per corruzione – non risponderà alle domande del Gip. "Preferisco non anticipare la scelta, ma mi sembra abbastanza conseguente e logica nella misura in cui abbiamo un fascicolo enorme da approfondire e l'abbiamo nelle nostre mani solo da ieri –  dice Stefano Savi in un video diffuso dallo staff del governatore –. Prima di prendere posizioni o dare spiegazioni dobbiamo approfondire la lettura degli atti per capire su che cosa, dove e come fornire spiegazioni”. E’ la stessa linea adottata da Paolo Emilio Signorini, l’ex presidente dell’Autorità portuale di Genova, in carcere nella maxi inchiesta che coinvolge almeno 25 persone, tra cui appunto il presidente della Liguria Toti. Accusato di essere stato corrotto con circa 500 mila euro tra soldi in contanti, benefit e altre utilità, tra cui 22 soggiorni a Montecarlo con serate al Casinò, fiches comprese, l’ad di Iren si è avvalso della facoltà di non risponde. Le oltre seicento pagine di ordinanza sono troppe “impongono una lettura attenta”, ha spiegato il difensore Enrico Scopesi.  Che va fatta possibilmente a casa. “La priorità adesso è farlo uscire da Marassi”. 

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"Tracciabilità dei denari totale”

Nel video sui social Savi è entrato genericamente el merito delle accuse a Toti (indagato per corruzione: avrebbe preso finanziamenti da imprenditori in cambio di agevolazioni di vario tipo). “La tracciabilità dei denari, sia in entrata che in uscita è totale – assicura il difensore  – Abbiamo la possibilità anche di dimostrare che sono stati spesi tutti per necessità di tipo politico connesse all'attività del presidente, delle persone che lavoravano con lui o che avevano connessioni politiche con lui”. Secondo il gip però quei soldi  Toti li ha ottenuti offrendo qualcosa in cambio. Illecitamente. 

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“Dimissioni? Farà le sue valutazioni”

Toti “è immerso nella lettura degli atti. Umanamente queste cose segnano. Ma l’ho visto reattivo”, continua l’avvocato. Savi ha affrontato anche la questione politica. Le opposizioni evocano le elezioni anticipate in Liguria, mentre gli alleati per adesso restano su una posizione garantista. Il governatore “farà le sue valutazioni, spiega il legale  –. Da quello che mi dice, sono valutazioni che non possono prescindere da un confronto che potrà essere fatto con condizioni diverse dalle attuali, con tutte le persone che con lui hanno lavorato fino a oggi e con tutti i partiti che fanno parte della sua maggioranza". Se ne riparla quando tornerò in libertà.