Lunedì 6 Maggio 2024

Terremoto Amatrice, in 6 a processo per il crollo della palazzina. Anche l'ex sindaco

Sotto le macerie dell'edificio ex Ina Casa morirono 7 persone. Sergio Pirozzi: "Non mi ha messo in ginocchio il sisma non lo farà un processo"

Amatrice, le macerie in piazza Augusto Sagnotti in uno scatto del 2018 (Ansa)

Amatrice, le macerie in piazza Augusto Sagnotti in uno scatto del 2018 (Ansa)

Rieti, 11 ottobre 2019 - Sei persone sono state rinviate a giudizio per il crollo della palazzina ex Ina Casa di Amatrice avvenuto durante il terremoto del 24 agosto 2016. Tra gli imputati al processo che inizierà il 6 febbraio 2020, c'è anche l'ex sindaco, Sergio Pirozzi, oggi consigliere regionale di FdI, oltre al progettista e direttore dei lavori, Ivo Carloni, a tre tecnici del Genio civile, Valerio Lucarelli, Giovanni Conti e Maurizio Scacchi, e al comandante dei Vigili urbani di Amatrice, Gianfranco Salvatore. 

Secondo quanto ricostruito dall'accusa, rappresentata dai pm Lorenzo Francia e Rocco Gustavo Maruotti, quando l'edificio di piazza Augusto Sagnotti fu ristrutturato, in seguito al sisma dell'Aquila del 2009, non furono rispettate le norme antisismiche. La palazzina non fu collaudata e quindi - è la conclusione dell'inchiesta - con la scossa del 2016 crollò senza lasciare scampo agli inquilini: 7 i morti. 

Un'altra indagata, Virna Chiaretti, responsabile tecnico del Comune di Amatrice, è stata prosciolta, mentre un quarto dirigente del Genio Civile, Maurizio Peron, aveva già scelto di essere giudicato con il rito abbreviato. "Siamo soddisfatti - ha commentato l'avvocato dei familiari delle vittime, Wania Della Vigna - avremo la possibilità nella fase dibattimentale di vedere riconosciute le responsabilità umane che la Procura e le perizie hanno evidenziato". 

Pirozzi: Non mi ha messo in ginocchio il terremoto non lo farà un processo

Pirozzi si dice "basito" per la decisione del gup di Rieti: "Sono sotto processo perché avrei dovuto revocare una ordinanza di sgombero, contingibile e urgente, di un immobile emessa dal mio predecessore e che in quanto tale, per legge, non necessitava di essere revocata - spiega l'ex primo cittadino -. La stessa procura, infatti, non è stata in grado di indicare la norma che io avrei asseritamente violato".

"Ho affrontato prove ben più dure - dice ancora l'ex sindaco - come quella di vedere il mio paese in ginocchio e non consentirò a nessuno di mettere in discussione la correttezza del mio operato che sono convinto emergerà in maniera palese nel corso del processo. Non mi ha messo in ginocchio il terremoto non lo farà un processo che poteva essere evitato". 

Sergio Pirozzi, ex sindaco di Amatrice (Ansa)
Sergio Pirozzi, ex sindaco di Amatrice (Ansa)