Lunedì 29 Aprile 2024

Attentato incendiario all'Alta Velocità, a maggio episodio analogo nel Bolognese: gli investigatori collaborano

Gli uffici investigativi di Firenze e Bologna sono entrati in contatto per condividere le informazioni. Il sindaco Nardella: "Non ci faremo intimidire" / SCRITTE 'NO TAV' IN VIA DEGLI ARAZZIERI-FOTO / L'ALTA VELOCITA' TORNA NEL MIRINO / LE FOTO / FERROVIE, ATTENTATO INCENDIARO ALL'ALTA VELOCITA': FIAMME AI CAVI ELETTRICI, RITARDI NEI TRENI

La polizia all’ingresso sud della galleria  di San Donato dell’alta velocità a Firenze (Ansa)

La polizia all’ingresso sud della galleria di San Donato dell’alta velocità a Firenze (Ansa)

Firenze, 22 dicembre 2014 - Dopo l'episodio di ieri alla linea ferroviaria ad alta velocità Firenze-Roma, all'uscita della galleria San Donato a Rovezzanonel comune di Bagno a Ripoli, gli uffici investigativi di Firenze e Bologna sono entrati in contatto per condividere le informazioni sugli attentati incendiari alle linee ferroviarie dell'alta velocità.

È del 19 maggio di quest'anno, infatti, un episodio avvenuto nel Bolognese simile a quello di ieri che ha mandato in tilt il traffico dei treni. A maggio nei pressi della linea AV Bologna-Milano a Lavino di Mezzo (Bologna) erano stati tranciati alcuni cavi di rame e fibre ottiche e ed erano stati incendiati due pozzetti fianco dei binari. Era stata aperta un'inchiesta per danneggiamento aggravato. Vicino era stata trovata una scritta 'No Tav'.

Inoltre oggi sui muri dell'Avvocatura dello Stato, in via degli Arazzieri, a Firenze, sono comparse due scritte a tema 'alta velocità': "Libertà per i No Tav" e "Terrorista è lo Stato".

Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha scritto su Facebook riferendosi alle due bottiglie piene di liquido incendiario trovate ieri mattina sulla linea dell'Alta velocità: "Bottiglie incendiarie sulla linea dell'alta velocità e scritte vandaliche in appoggio ai no Tav: non ci faremo intimidire. Ognuno è libero di manifestare le proprie opinioni senza però oltrepassare i limiti della legalità e senza infierire sul decoro di Firenze e sulla vita della nostra comunità". Una di queste si è incendiata provocando danni a un pozzetto elettrico. "Su questo i professionisti della violenza e del terrore troveranno un muro invalicabile - prosegue Nardella - la migliore risposta è che le opere vadano avanti e non restino impantanate".