Martedì 7 Maggio 2024

Stupro, al via il processo Grillo "Incongruenze nei racconti"

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Entra nel vivo con le prime sorprese il processo per violenza sessuale di gruppo su due ragazze che vede imputati Ciro Grillo, figlio di Beppe, e tre suoi amici genovesi, Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria. Ieri al tribunale di Tempio Pausania, davanti al collegio di giudici sono comparsi i premi sei testimoni citati dal procuratore Gregorio Capasso. Si tratta dei carabinieri di Milano che hanno raccolto la denuncia di una delle ragazze e dei carabinieri di Genova che hanno effettuato perquisizioni e sequestri nelle abitazioni degli imputati. Nelle ricostruzioni in aule delle prime fasi delle indagini sarebbero emerse delle contraddizioni fra le dichiarazioni rilasciate al momento della denuncia della violenza e quanto verificato dagli inquirenti. Contraddizioni che gli avvocati della difesa definiscono "incongruenze", senza entrare nei dettagli. All’udienza non erano presenti né gli imputati, né le due presunte vittime che si sono costituite parti civili con gli avvocati Giulia Bongiorno (assente anche lei e sostituita da un suo delegato) e Vinicio Nardo. Assente giustificata anche una donna carabiniere che aveva svolto i primi accertamenti: sarà sentita nel corso della prossima udienza. Si ritornerà in aula il 6 luglio: saranno chiamati a deporre ancora i pubblici ufficiali impegnati nelle prime fasi dell’indagine e alcuni vicini della villa di Porto Cervo di proprietà di Beppe Grillo, dove la notte tra il 16 e 17 luglio del 2019 si sarebbe consumata la violenza. Su richiesta dell’avvocata Cuccureddu, accolta dai giudici, saranno di volta in volta riprodotti in aula, quando possibile, gli audio e i video sequestrati dagli smartphone dei ragazzi e delle ragazze. Il calendario delle udienze è lunghissimo, programmato fino al giungo 2023 con cadenze più o meno mensili. Un ritmo serrato per raccogliere le deposizioni dei 56 testimoni.