Roberto Pazzi Ah, i bei tempi dei secretaire, quei preziosi mobili del Settecento a cassetti segreti, che scattavano solo premendo un pulsante ben nascosto, dove si conservavano le lettere d’amore, i diari più intimi, le confessioni di passioni destinate ai posteri con la data di licenza di lettura precisata di trenta, quaranta, cinquant’anni più tardi! Nel capolavoro di Antonio Fogazzaro, il romanzo "Malombra", è proprio l’inaspettato ritrovamento in un secretaire dell’epistolario amoroso dell’ava Cecilia, a far scattare in Marina il bisogno di ripetere la vicenda per dare un senso al destino. A sentire la notizia di queste nuove direttive dei Servizi Segreti...
CronacaSegno dei tempi La riservatezza è stata uccisa