Giovedì 18 Aprile 2024

Seconde case 1

Niente zone gialle per un altro mese. Vietati gli spostamenti tra regioni. Ristoranti, teatri e palestre: continua la serrata

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di Veronica Passeri

ROMA

Italia "chiusa" per Coronavirus – con ancora 24mila casi e 450 morti in un giorno – fino a fine aprile. Ma, dopo Pasqua, gli studenti, dagli asilo nido alle elementari, fino alla prima media, potranno tornare in classe perché le scuole riapriranno in presenza. La cabina di regia Covid di ieri, presieduta dal premier Mario Draghi, ha fatto il punto sul quadro epidemiologico e sulle nuove misure anti-Covid visto che quelle attuali scadono, con il Dpcm, il 6 aprile.

L’Italia rossa e arancione resta quella dove sono maggiori le limitazioni per gli spostamenti e per la riapertura delle attività economiche. Si è deciso di investire tutto quello che i dati epidemiologici consentono sulla riapertura delle scuole al rientro dalle vacanze di Pasqua mentre tutte le altre attività restano congelate. Con la "sospensione" delle zone gialle non riaprono neanche a pranzo i ristoranti e restano chiusi cinema, teatri, palestre, piscine.

Vietati fino al 30 aprile gli spostamenti tra le Regioni. Serviranno sostegni per le attività più penalizzate e, in questo senso il ministro per gli Affari regionali, l’azzurra Maria Stella Gelmini, ha chiesto in cabina di regia di accompagnare il nuovo decreto con le misure anti-Covid che sarà deciso in settimana con uno scostamento di bilancio adeguato per dare un aiuto alle attività più colpite, in particolare bar, ristoranti e palestre. No, però, a "risorse a pioggia".

"Le misure adottate finora ci hanno dato un primissimo segnale di rallentamento, ma la situazione è ancora delicata", ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza. La scelta di prolungare la stretta è stata condivisa nella cabina di regia, ma ha provocato comunque tensioni nella maggioranza a cominciare dal leader della Lega Matteo Salvini.

Solo dopo il 30 aprile, quando scadrà lo stato d’emergenza in vigore dal gennaio dell’anno scorso, si potranno valutare i dati dei contagi dopo le chiusure e impostare il quadro delle riaperture. Secondo i dati, illustrati dal coordinatore del Cts Franco Locatelli e dal presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro, la curva dei contagi inizia a rallentare, l’indice Rt scende da 1,16 a 1,08 ma non tanto da poter ridurre le misure di precauzione. Sul fronte scuola l’intenzione del governo è di riportare in classe tutti fino alla prima media dopo Pasqua e via via, tramite una campagna di screening di massa, anche le altre due classi delle medie e le superiori. Vanno in questo senso anche le pronunce di due Tribunali amministrativi regionali, quello della Lombardia nei giorni scorsi e, ieri, quello del Lazio. Il Tar del Lazio ha sospeso l’efficacia dell’ultimo Dpcm, che impone la Dad in tutte le scuole delle regioni "rosse", invitando il governo a riesaminare queste misure entro il 2 aprile.