Lunedì 29 Aprile 2024

Scuola, Mattarella: "Preoccupano i genitori bulli. Priorità la sicurezza negli edifici"

Il presidente della Repubblica su Internet: "No a censure, ma non si può morire a 14 anni in un gioco perverso in chat"

Il presidente Mattarella e il ministro Bussetti (Lapresse)

Il presidente Mattarella e il ministro Bussetti (Lapresse)

Portoferraio (Isola d'Elba), 17 settembre 2018 - "Il genitore-bullo non è meno distruttivo dello studente-bullo, il cui rifiuto cresce sempre di più nell'animo degli studenti, a scuola e nel web". A dirlo è il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante la cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico all'Istituto Tecnico Commerciale 'G. Cerboni' all'Isola d'Elba. "Non possiamo ignorare che qualcosa si è inceppato, che qualche tessuto è stato lacerato nella società. Alcuni gravi episodi di violenza - genitori che hanno aggredito gli insegnanti dei propri figli - rappresentano un segnale d'allarme che non va sottovalutato", ha detto ancora il capo dello Stato.

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"La scuola - ha aggiunto Mattarella - è animata dalle energie e dalle motivazioni di chi vi studia e di chi vi lavora, con dedizione e spirito di sacrificio: presidi, insegnanti, personale non docente. Al tempo stesso, però, deve poter contare sulla collaborazione delle famiglie. Condivisione, partecipazione, dialogo, fiducia sono elementi decisivi per consentire alla scuola di raggiungere i suoi obiettivi".

Ma Mattarella ha voluto porre l'accento anche il lato oscuro del web. "Gli strumenti digitali possono amplificare violenze e soprusi, anche in modo drammatico. Ma possono anche aiutarci a combatterli. Le connessioni digitali sono grandi finestre aperte sul mondo e sul nostro tempo. Ma esiste anche un lato oscuro della rete. Non è accettabile che un ragazzo di quattordici anni muoia in conseguenza di un'emulazione in un gioco perverso in chat", ha proseguito il presidente della Repubblica ricordando la "morte assurda e crudele" di Igor Maj. "I giovani corrono avanti. Gli adulti, tuttavia, devono cercar di tenere il loro passo e di accompagnarli - ha proseguito -. Il web è spazio di libertà e, per definizione, non merita censure. Ma non deve, in alcun modo, trasformarsi in un mondo parallelo e incontrollato in cui succede impunemente di tutto. Una comunità che si rispetti deve saper proteggere i propri giovani da simili insidie. Governo e Parlamento sono chiamati ad affrontare questo problema sociale". 

Il presidente della Repubblica, che insieme al ministro dell'Istruzione Marco Bussetti ha ricordato i bambini vittime del crollo del ponte Morandi a Genova, ha focalizzato la sua attenzione anche sulla sicurezza degli edifici scolastici. "E' un tema di primaria importanza, che impone fermezza e responsabilità a tutte le autorità pubbliche". Il ministro Bussetti, continua il capo dello Stato, "intende avvalersi del supporto di tecnologia satellitare per realizzare gli interventi di manutenzione, di monitoraggio e di messa in sicurezza: desidero incoraggiarlo. Occorre far presto perché questo non è tema che possa scivolare tra le varie ed eventuali dell'agenda nazionale. La sicurezza a scuola è un bene indisponibile". 

E Mattarella non ha mancato di ricordare "Fabrizio Frizzi, che, per molti anni, è stato il conduttore, sensibile ed entusiasta, della festa d'avvio dell'anno scolastico". Ma ha anche riportato alla mente "una delle pagine più brutte e tristi della nostra storia", quando nel 1938 "la stagione scolastica si apriva con l'espulsione dalla scuola pubblica di tutte le ragazze e i ragazzi, le bambine e i bambini ebrei. E con il licenziamento dei professori di origine ebraica". Da qui l'appello: "la scuola deve unire, non dividere o segregare". 

"La scuola italiana - si dice spesso - ha i suoi problemi. E' vero, ma ha anche grandi qualità, e insegnanti valorosi che dedicano impegno e non risparmiano sacrifici anche quando le condizioni non sono quelle desiderate"., ha continuato. "Una prova di questa qualità sono gli italiani che si fanno strada con successo nelle università di tutto il mondo, che sono parte di prestigiosi gruppi di ricerca, che conseguono premi e riconoscimenti di valore mondiale - ha concluso -. Il più recente è la medaglia Fields assegnata ad Alessio Figalli, giovane docente di matematica a Zurigo. Ne siamo orgogliosi. Il premio è anzitutto un attestato di merito per i suoi studi. Ma è anche un premio alla scuola italiana, capace di far crescere giovani di così grande qualità".