Giovedì 2 Maggio 2024

Rotta sul porto di Livorno Oltre 130 naufraghi salvati

Due navi per la prima volta in Toscana. Almeno tre giorni per arrivare. Sulla Life Support ci sono due bimbi piccoli e 24 minori non accompagnati

Migration

di Monica Dolciotti

Il porto sicuro stavolta è a Nord. Non nel Sud Italia, non sulle isole, da sempre meta scontata delle navi cariche di naufraghi. Le autorità italiane hanno scelto Livorno, per la prima volta individuato come scalo di destinazione per due navi di ong: la Life Support di Emergency, che ieri all’alba ha effettuato il salvataggio in mare di 70 naufraghi in zona sar Libica, e la Sea Eye 4 con a bordo 63 naufraghi, tra i quali quelli recuperati in precedenza dalla Rise Above. Tra le persone accolte sulla Life Support ci sono cinque donne di cui una incinta al settimo mese, due bambini sotto i 2 anni e 24 minori non accompagnati, il più piccolo di 13 anni. Dunque Livorno, porto molto distante dalle operazioni di recupero in mare.

"Le due navi – spiega il prefetto della città labronica Paolo D’Attilio – si trovano ancora a sud di Lampedusa. Quando i comandanti decideranno di salpare per il nostro porto, impiegheranno circa tre giorni per arrivare, condizioni meteo permettendo. Intanto abbiamo avviato la macchina organizzativa. Interverrà l’Ufficio di sanità marittima per le prime visite mediche. Poi sarà fatta l’identificazione di ogni persona sbarcata e la ridistribuzione sul territorio toscano, o in altre regioni". Mostra tranquillità il sindaco Pd Luca Salvetti: "Siamo pronti ad accogliere nel modo migliore le navi che arriveranno. Abbiamo già messo in pre-allerta la protezione civile. Il porto di Livorno è un porto aperto e sicuro. Vedrete, la città saprà fare la sua parte".

I naufraghi della Life Support provengono da Somalia, Egitto, Costa D’Avorio, Camerun, Burkina Faso, Mali. "Sono per lo più disidratati, ci sono casi di scabbia e un caso di convulsioni" fa sapere Paola Tagliabue, responsabile medico presente a bordo della Life Support. Nave che ieri notte ha ricevuto la segnalazione di un’imbarcazione in difficoltà in zona Sar libica. Dopo averla individuata ha informato le autorità. Dopodiché l’Italian Maritime Rescue Coordination Centre ha assegnato Livorno come porto sicuro. Nel porto toscano già nel 2011 e nel 2014 arrivarono, su navi di linea della Tirrenia, naufraghi recuperati da navi di ong, poi trasferiti sul continente per essere ridistribuiti: 200 tunisini nel 2011 partiti da Lampedusa e altri 48 nel 2015. Ma stavolta è diverso, stavolta sbarcheranno direttamente le ong. Un inedito per la Toscana. E soprattutto per il Nord Italia.