Lunedì 20 Maggio 2024

Roma, sgombero campo rom a sorpresa. Orfini: "Deportazione". Avvenire: nessuno è parassita

Dopo Famiglia Cristiana, il quotidiano della Cei si scaglia contro Salvini. Il presidente Pd: "Non si è tenuto conto della Corte Ue". Un residente: "Contro di noi violenza". I vigili: "Mai usata la forza" Salvini replica a Famiglia Cristiana: "A odio riispondo con perdono"

Roma, lo sgombero del camping river (Ansa)

Roma, lo sgombero del camping river (Ansa)

Roma, 26 luglio 2018 - E' terminato lo sgombero del campo rom Camping River a Roma. Vigili, forze dell'ordine e assistenti sociali sono entrati nel villaggio, in via della Tenuta Piccirilli, in zona Tiberina, nelle prime ore di questa mattina e hanno offerto soluzioni di alloggi alternative ai residenti della struttura, circa 150. L'ordinanza di chiusura è stata firmata la scorsa settimana dalla sindaca Virginia Raggi per motivi sanitari. Ma lo sgombero del campo, programmato per martedì, era slittato per un ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, inoltrato da tre residenti, con l'organismo di Strasburgo che aveva chiesto al governo italiano uno stop delle operazioni fino a domani. Un residente ha parlato di uso della forza nello sgombero ma i vigili hanno smentito, spiegando che "tutto si è svolto nella massima regolarità". Ma contro lo sgombero e il ministro Salvini si scaglia il Pd e il quotidiano cattolico Avvenire

ALLOGGI ALTERNATIVI - Nessun abitante è più dentro il campo, davanti al quale i vigili manterranno un presidio anche nei prossimi giorni. Fuori sono rimaste alcune persone rom con bambini che, a ondate, continuano a protestare. Accatastati fuori i cancelli ci sono materassi, reti, coperte, passeggini. "Tantissime persone se ne sono andate in questi giorni, facendo seguito al nostro invito. Alcune delle persone che sono in attesa qui fuori stanno aspettando le auto e i furgoni per andare via. Ad altre i servizi sociali stanno riproponendo l'opportunità di usufruire delle strutture offerte dall'amministrazione", ha spiegato il comandante della Polizia Locale del Campidoglio Antonio Di Maggio. In tutto sarebbero 43 quelle che hanno accettato la presa in carico presso le strutture del circuito di accoglienza proposte dal Campidoglio. "Noi metteremo un servizio h24 qui - ha aggiunto il comandante - in modo consistente e per numerosi giorni, affinché l'area sia libera e si possa rispettare pedissequamente l'ordinanza della sindaca".

LO SGOMBERO - Molti residenti hanno protestato chiedendo "ora dove ce ne andiamo", ma in generale gli abitanti hanno lasciato la struttura in modo ordinato e non ci sono stati momenti di tensione nel corso dello sgombero. Diversa la versione di un residente, Giorni, 31 anni. "Questa mattina sono venuti per buttarci fuori, ci hanno detto 'buoni uscite fuori'. C'è stata violenza - ha raccontato -, hanno messo le mani addosso alle donne con spinte e usato lo spray al peperoncino su una signora, mi pare. Qualcuno è uscito volontariamente, qualcuno è svenuto, le donne strillavano. Io ora sto andando a prendere la roba, darò anche una mano a qualcuno. Qualcuno ha accettato le proposte del Comune". Il residente aggiunge: "Io sapevo che la sospensione dello sgombero è fino a domani e invece non gliene frega niente. Non ce lo aspettavamo, stavamo tutti dentro tranquilli. C'è gente che è svenuta ma non è stata fatta nessuna violenza contro i bambini".

Ma il capo della Polizia Locale di Roma Di Maggio, ha smentito la versione del residente: "Tutto si è svolto nella massima regolarità, le persone sono state invitate ad uscire e non abbiamo usato nessuna forma di coazione fisica, vuol dire che non abbiamo usato manette, né allontanato le persone con la forza, non abbiamo usato spray al peperoncino né armi da fuoco, né manganelli, che non abbiamo. Abbiamo usato la forza del convincimento ad uscire, cosa che le persone hanno fatto". In una nota, il Comando del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale, chiarisce: "Sono false le voci secondo le quali sarebbe stata usata violenza ai danni dei residenti e utilizzato lo spray al peperoncino. L'ingresso al campo è avvenuto, tra l'altro, con personale dei servizi sociali di Roma Capitale, che ha da subito offerto assistenza alloggiativa alternativa, accettata da alcuni nuclei familiari. L'intera attività è stata video registrata, a testimonianza della correttezza e del rispetto utilizzati verso donne, uomini e soprattutto bambini. Tutti i filmati saranno consegnati alla Procura della Repubblica".

PD CONTRO SALVINI - Ieri, durante un vertice tra la Raggi e il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini, il titolare del Viminale ha garantito il supporto del governo all'operazione. E oggi su Twitter, scrive: "È in corso lo sgombero del campo Rom Camping River di Roma. Legalità, ordine e rispetto prima di tutto!". Ma dalle opposizioni fioccano le critiche. "Stanno sgomberando il Camping River - attacca su Twitter il presidente del Pd Matteo Orfini -. Senza dire nulla alle famiglie sulle soluzioni alternative, senza un progetto. Senza nulla se non la voglia di prendere voti umiliando i deboli. Questo sono la Raggi e Salvini. Non vogliono risolvere i problemi, vogliono diffondere l'odio". Più tardi, a sgombero terminato, sempre Orfini scrive, su Facebook: "Oggi a Roma non c'è stato un sgombero. C'è stata una deportazione". Il presidente Pd insiste: "Si è scelto di non tenere conto delle obiezioni della Corte Europea per i diritti umani, si è scelto di procedere senza avere soluzioni alternative stabili, si è scelto di usare la forza, si è scelto di considerare povertà e disagio come una colpa".

AVVENIRE - Attacchi a Salvini anche dal quotidiano Avvenire, dopo che ieri il settimanale cattolico Famiglia cristiana ha dedicato la sua copertina al ministro dell'Interno e l'ha titolata: "Vade retro Salvini". Il titolare del Viminale ha risposto alla critica con post su Twitter, ma intanto anche Avvenire gli dedica la prima pagina, criticando duramente una sua dichiarazione proprio sui rom. "Ma nessun un uomo è mai un 'parassita'", si legge nel titolo. Un riferimento a quanto detto ieri da Salvini a proposito della chiusura dei campi nomadi: "In Italia - aveva dichiarato Salvini - ci sono 150 mila persone rom ma i problemi sono limitati a 30 mila che si ostinano a vivere nell'illegalità, nei campi probabilmente spinti da chi ci guadagna. Il problema è questa sacca parassitaria che potrebbero essere eschimesi o islandesi"