
L’assessore Cinzia Masòtina
Melzo (Milano), 18 gennaio 2015 - Fuoco incrociato su Antonio Bruschi, il sindaco di Melzo è di nuovo al centro delle polemiche. L’argomento è vecchio, il bilancio, - il buco da un milione e 400mila euro denunciato dalla Giunta a ottobre, - e i tagli. Ma l’occasione è di quelle che spaccano la città: il rimborso spese chiesto e ottenuto dall’assessore alla Cultura Cinzia Masòtina del Pd, milanese in trasferta nella Martesana. Con costi quantificati nella determina numero 5 del 15 gennaio in 864 euro da giugno a dicembre 2014. Lega e Rinnovamento e Solidarietà, entrambe in minoranza, gridano allo scandalo. E fanno i conti in tasca alla sceneggiatrice con “indennità piena”.
"Per svolgere le sue funzioni, Masòtina percepisce 1.291 euro al mese – 15.492 euro l’anno – deve chiedere anche il rimborso dei viaggi che fa per raggiungere il municipio?», è la domanda retorica di Vittorio Perego, ex sindaco, capogruppo della civica che attacca, e accusato dal suo successore di avergli lasciato in eredità una situazione debitoria pesante. La determina non è sfuggita neppure alla Lega, che ieri ha sparato a zero su sindaco e assessore. «Tralasciamo per un attimo la legittimità della richiesta - dice il segretario del Carroccio Luca Rosada -. Pagare quel rimborso è inconcepibile dal punto di vista etico e irrispettoso nei confronti dei cittadini, delle famiglie, dei negozianti e degli imprenditori melzesi che stanno sopravvivendo alla crisi. Ed è irrispettoso anche delle associazioni della nostra città, nei confronti delle quali la giunta di sinistra e in particolare l’assessore Masòtina ha fatto e sta facendo pesantissimi tagli sostenendo che a bilancio “non ci sono soldi”».
Perego non è da meno: «Che vergogna. Qui abbiamo una città al servizio degli amministratori, e non viceversa, come dovrebbe essere. Il sindaco Bruschi e la sua maggioranza hanno veramente fatto un bel regalo ai melzesi. Poi non vengano a dirci che mancano soldi per i progetti didattici delle nostre scuole». Il Carroccio chiede la testa dell’assessore e la restituzione del rimborso. «“Lo versi nel Fondo di solidarietà del Comune a sostegno dei melzesi in difficoltà. Masòtina si dimetta e se non la fa, il sindaco le tolga subito le deleghe».
barbara.calderola@ilgiorno.net