«Ho fatto il mio lavoro, come hanno fatto medici e infermieri da febbraio in poi". Per Angela Sclavi, dirigente scolastica dell’istituto comprensivo di Casteggio (Pavia), consentire ai suoi 1.200 studenti, spalmati su 65 classi, di seguire fin da domani tutte le lezioni in presenza è stata un’impresa normale.
Molti però lo hanno definito un piccolo miracolo. Come ci è riuscita?
"Quando il 18 maggio è stato chiaro che le scuole avrebbero riaperto a settembre, abbiamo iniziato a ricevere le indicazioni del Comitato tecnico scientifico e del ministero. Ho raccolto tutte le planimetrie e mi sono messa al lavoro per garantire il distanziamento tra gli studenti. La programmazione è stata cruciale".
Quanti interventi sono stati necessari? "Abbiamo messo a norma dei tetti, installato impianti di ventilazione e ripristinato aree verdi. I genitori ci hanno aiutato a risistemare degli armadi e molti negozianti ci hanno regalato gel igienizzante. Grazie ai finanziamenti che ogni scuola riceve e ai fondi dei Comuni ottenuti da bandi europei, siamo riusciti a metterci in regola. Abbiamo speso 100mila euro".
Ha mai pensato di non farcela?
"No, sono positiva per natura. Riaprire le scuole è una conquista per il territorio e per la comunità".