Giovedì 5 Giugno 2025
REDAZIONE CRONACA

Super operazione di trapianto di reni. A Pisa il primo caso in Italia da donatore adulti incompatibile

Gregorio, un ragazzino di 9 anni di San Marino, soffriva di insufficienza renale. Il rene della mamma, viva, lo ha salvato

I genitori con Gregorio

Pisa, 9 dicembre 2014 - Gregorio ce l'ha fatta. Oggi a distanza di 9 mesi è sicuro e la notizia è stata divulgata. L'operazione di trapianto di reni da vivente, effettuata all'ospedale di Pisa, è riuscita. Un caso straordinario, il primo in Italia, effettuato a Pisa dall'equipe del dottor Boggi. Gregorio, un ragazzino di 9 anni di San Marino, soffriva di insufficienza renale. Dalla Repubblica del Titano con babbo e mamma Morena nove mesi fa si sono diretti a Pisa con il cuore piena di speranze. Speranze riposte nei medici del centro trapianti di reni dell'azienda ospedaliera. Gregorio veniva da una precedente delusione, il primo trapianto effettuato su di lui da un cadavere, non aveva sortito gli effetti sperati. A Pisa, per la prima volta in Italia, l'equipe del dottor Boggi, ha effettuato un trapianto di rene in un bambino di 8 anni, di piccola taglia, da donatore adulto incompatibile sia per gruppo di sangue che per la presenza di anticorpi (i cosiddetti anticorpi donatore-specifici). Il rene è stato donato dalla madre. A distanza di 8 mesi sia il bambino che la madre stanno bene ed hanno funzione renale completamente normale e oggi hanno partecipato alla conferenza stampa a Cisanello. Amore e grande professionalità sono scesi in campo per salvare la vita di Gregorio. E così è stato. ​Questo eccezionale trapianto si inquadra in un`attività sistematica di trapianto renale da donatore incompatibile sviluppata a Pisa, che apre nuove frontiere a pazienti di difficile trapiantabilità. Questi pazienti fino ad oggi erano destinati ad attese lunghe rischiando, talvolta, perfino di non essere mai trapiantati. "Ci sono cose che crediamo impossibili, ma non lo sono. Questo caso lo dimostra, un trapianto di un rene incompatibile da un vivente. L'Italia è indietro in questo senso, spero che questo caso possa iniziare a salvare molte vite" - così il dottor Boggi, nove mesi dopo l'operazione, durante la conferenza stmpa. Oggi quando il piccolo corre, gioca, va a scuola sereno in terza elementare.  Ga.P.