Chieti, 23 settembre 2018 - Legati, rapinati e feriti. Due coniugi di Lanciano, in provincia di Chieti hanno subito una drammatica rapina nella villa in cui vivono assieme al figlio disabile. Intorno alle 4 di questa notte quattro malviventi, incappucciati, hanno fatto irruzione in casa, li hanno legati e picchiati e si sono fatti consegnare bancomat e carte di credito, con relativi codici. Le vittime sono Carlo Martelli, 69 anni, chirurgo cardiovascolare in pensione, fondatore dell' associazione Anffas, e la moglie Niva Bazzan, che è nata e ha studiato a Rimini, alla quale i rapinatori hanno anche tagliato il lobo dell'orecchio destro. Illeso il figlio della coppia: i malviventi hanno messo a soqquadro la stanza del ragazzo disabile senza toccarlo. Ora è caccia ai quattro banditi, che sono fuggiti a bordo dell'auto del medico (una Fiat Sedici grigio metallizzata) e si ipotizza anche la presenza di una quinta persona che potrebbe aver fatto da palo.
LE VITTIME - Dopo due ore di angoscia, una volta che la banda è fuggita, intorno alle 6, il medico è riuscito a liberarsi delle fascette di plastica con cui era intrappolato, e ha slegato anche la moglie. I due sono riusciti a dare l'allarme nella villa adiacente, del fratello del medico. Le due vittime si trovano ora all'ospedale di Lanciano, dove sono sottoposte a cure sanitarie. La donna è in chirurgia dove si sta verificando la possibilità di ricucire il lobo dell'orecchio. Il marito ha riportato un trauma cranico facciale per i numerosi pugni ricevuti ed è sotto osservazione all'unità multiservizio del nosocomio lancianese. Si stanno occupando delle indagini gli agenti della Squadra Mobile di Chieti e del commissariato di Lanciano.
"BARBARIE SENZA PRECEDENTI" - Sconvolto il sindaco di Lanciano, Mario Pupillo: "Quanto accaduto la scorsa notte a Lanciano - dice - è una barbarie che non ha precedenti nel nostro territorio. La brutale violenza con la quale sono stati colpiti due nostri concittadini, nella propria casa, è indegna di un Paese civile e merita la risposta più celere possibile da parte delle forze dell'ordine e degli organi di giustizia". Il primo cittadino aggiunge: "Ho visitato in ospedale Carlo Martelli e la moglie Niva, ai quali sono legato da sentimenti di amicizia e profonda stima per esprimere loro la solidarietà e la vicinanza di tutta la comunità Lancianese, che conosce bene il valore del contributo sociale e professionale che la loro famiglia ha dato e dà alla nostra Città. Esprimo ferma condanna per l'incredibile e inaudita efferatezza di cui sono state vittime Carlo e Niva e al contempo totale fiducia negli organi dello Stato preposti a rintracciare e ad assicurare alla giustizia, in tempi rapidi, i responsabili di questa barbarie".
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