Lunedì 29 Aprile 2024

Putin tiene in scacco l’Occidente "Smilitarizzare Kiev, ha l’atomica"

Scambi di artiglieria fra ucraini e separatisti, tre morti. La Russia (per ora) non dà l’ordine di attaccare

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di Giampaolo Pioli

Non spara ancora, ma l’esercito russo ha ricevuto ieri sera il via libera dal Parlamento per entrare in Ucraina dopo l’ordine di Putin. Lo stesso che continua a lasciare il mondo col fiato sospeso, incapace di capire le prossime mosse. "Non ho detto che dopo questa conferenza stampa vedremo la presenza delle forze russe nelle Repubbliche di Donetsk e Lugansk – afferma lo zar, incontrando i giornalisti, omettendo che nella regione siano entrate l’altra sera le prime colonne dei suoi blindati –. È impossibile prevedere gli scenari". Anche gli aiuti militari ai separatisti rimangono in bilico, "daremo assistenza, se sarà necessario". Il ruolo della vittima lo interpreta bene, quando chiede "la smilitarizzazione dell’Ucraina", definisce "una minaccia strategica" alla Russia "inaccettabile" la presenza di un Paese (l’ex repubblica sovietica) "con competenze nucleari e armato fino ai denti". Mosca sarebbe, a suo dire, "nel raggio d’azione dei missili nucleari ucraini". L’unica possibilità di allentare la tensione è che Kiev "rinunci all’adesione alla Nato"

Sul terreno, nelle due province ribelli di Lugansk e Donetsk nell’Ucraina dell’Est, la situazione è incandescente. Le truppe ucraine sono allineate con le trincee sulla linea opposta dei filorussi. Adesso è quella la linea rossa che non può essere oltrepassata. L’altra può essere negoziata rimanendo parte dell’Ucraina. Su quel fronte tutti pensano che inizieranno aspre battaglie, se i russi tenteranno di occupare l’intero Donbass o di raggiungere Kiev. Il presidente Biden nell’annunciare ieri nuove sanzioni anti Mosca, ha detto all’America: "Dobbiamo sapere che difendere la democrazia ha un costo e anche noi dovremo pagare un prezzo". Dal punto di vista diplomatico, gi Usa hanno anche già detto che salterà lì’ l’incontro con la Russia previsto per domani: "Ora che vediamo l’inizio dell’invasione non ha senso andare avanti con quell’incontro...",ha spiegato il segretario di Stato americano, Antony Blinken.

Nel Donbass, intanto, si contano già morti e feriti. Due soldati ucraini e un miliziano filo-russo uccisi, almeno una dozzina di combattenti feriti, scambi d’artiglieria continui e sempre più pesanti. Secondo il viceministro della Difesa di Mosca, Nikolai Pankov, alle porte del Donbass, Kiev ha schierato una task force di 60mila uomini con blindati, sistemi missilistici e lanciarazzi, mentre i separatisti che hanno accolto le prime colonne di soldati dalla Russia – pronta all’azione con 150mila uomini stimati ai confini ucraini – ora invocano la protezione del sistema di difesa antiaereo di Mosca: "Così", suggerisce il portavoce delle milizie di Donetsk, Eduard Basurin, "nessuno potrà volare sopra di noi". In queste ore convulse più di 100 caccia della Nato sono stati messi in stato di massima allerta in attesa delle mosse militari di Mosca. Marines e soldati dell’alleanza sono arrivati in Polonia per potenziare la linea di difesa. In Bulgaria inizieranno manovre congiunte con le forze Nato e anche i tre Paesi baltici riceveranno notevoli rinforzi che Biden ha già autorizzato includendo anche sistemi missilistici difensivi. Truppe nell’Europa orientale inviate anche dal premier canadese Justin Trudeau. È una situazione di pre-guerra che va ben oltre l’Ucraina ma che partirà dal Dunbass.

"I principi della Carta Onu non sono un menu a la carte. Non possono essere applicati selettivamente. Gli Stati membri li hanno accettati tutti e devono applicarli tutti", avverte la Russia il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. Il Cremlino nel frattempo ha ordinato la rimozione da Kiev di tutto il suo personale di ambasciata richiamandolo a Mosca. L’America ha spostato tutti i suoi funzionari e ha predisposto un piano di evacuazione anche per il presidente ucraino Zelenksky.