Lunedì 29 Aprile 2024

Prima gli Usa Pfizer non fa beneficenza

Cesare

De Carlo

America First, dice il buon Biden. Ma non era lo slogan del cattivo Trump? Prima si vaccinano gli americani. E se continua così, a due milioni di inoculazioni al giorno, presto entro maggio avremo (ci sono dentro anch’io) l’immunità di gregge. Poi sarà rifornito il mercato europeo. È giusto? Giustissimo. Pfizer, Moderna, Johnson and Johnson non sono enti federali e nemmeno organizzazioni non profit. Sono aziende private americane. Un anno fa, mentre in Italia si finanziavano i banchi con le ruote, i monopattini, i bonus a pioggia, hanno ricevuto dal governo fra i 12 e i 14 miliardi di dollari. Thank you Trump! E così si sono mobilitate in una competizione che solo il mercato poteva accendere. Hanno elaborato, sperimentato, prodotto, distribuito vaccini in sette mesi e non in sette anni.

Un miracolo. E ora se ne vedono i frutti. Ritorna la normalità. Basta maschere e lockdown. L’altro giorno ho riabbracciato i miei nipoti. Leggo da qualche parte che il vaccino è un bene universale. Potrebbe esserlo se a finanziarlo fosse la screditata OMS, quella che un anno fa lodava il regime comunista cinese per la sua ’trasparenza’. Ma Pfizer e le altre hanno firmato contratti vincolanti. Li stanno onorando. Retorica a parte, voglio dare una buona notizia. Fra un paio di mesi gli americani ’nuoteranno’ nei vaccini. Lo prevede il Wall Street Journal. Amici e parenti italiani, tenete duro.

([email protected])