Venerdì 26 Aprile 2024

Preso a pugni dal prof "Colpa di mio figlio"

La madre del 13enne: non doveva deridere il docente in aula

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di Carlo Baroni

PONTEDERA (Pisa)

L’applauso di Salvini? "Non mi ha fatto né caldo né freddo, ho solo fatto il genitore", dice la mamma che ha riconosciuto anche le responsabilità del figlio, oltre che quelle del professore che in classe – in un istituto superiore di Pontedera, in provincia di Pisa – ha colpito il ragazzino che lo stava deridendo con un pugno tra il fianco destro e l’addome. Esasperato, probabilmente, anche dal clima di confusione della classe.

"La violenza non è mai la soluzione e va sempre condannata – le parole scritte sulla vicenda del vicepremier Salvini –. Ma un applauso a questa mamma che non si è limitata all’apparenza e ha riconosciuto l’errore del figlio, educandolo (non così scontato al giorno d’oggi)". "Non mi sarei mai immaginata tutto questo polverone – aggiunge la donna –, me che meno che la vicenda arrivasse anche all’attenzione di esponenti del governo. Anche se questo aspetto da una parte mi lascia indifferente, dall’altra mi infastidisce perché tutto questo clamore lo trovo assurdo e ingiusto anche per mio figlio che è giovanissimo, ma legge e ascolta e ci resta male a sentire tanti commenti. Per me era già finita lì dieci giorni fa". Invece è diventato un caso. Esploso con tanto di video. Diventato virale dopo che la donna aveva già denunciato l’insegnante e detto: "Anche mio figlio ha delle responsabilità". "Sì – ripete ora – il professore ha sbagliato e pagherà per questo, ma da mamma non ho certo detto bravo a mio figlio. L’ho punito (niente regalo per il suo compleanno) e tra poco sarà punito anche dalla scuola. Forse sarà sospeso. Gli sta bene".

Insomma deve imparare a comportarsi. "La punizione è giusta – aggiunge la donna –. Gli servirà da lezione. Anche se, va detto, tutta la classe stava facendo confusione e, forse, lui non sarà il solo destinatario di provvedimenti". E sull’insegnante? "Non lo conosco, non c’ho mai parlato – aggiunge la donna –. Giudico il suo gesto che è inammissibile, visto che è un insegnante. Ma è anche un uomo e, si sa, si può perdere la pazienza. Però ha commesso un grave errore: il ragazzo andava portato dal preside, non colpito con un pugno. Ora però c’è bisogno, per la serenità di tutti, che si spengano i riflettori su tutto a questa storia che ha preso una dimensione troppo grande e, secondo me, senza motivo. Mio figlio ha bisogno di essere lasciato in pace, e la sua famiglia e la scuola con lui". Tanto c’è una querela e toccherà all’autorità giudiziaria mettere sotto la lente il caso facendo emergere le eventuali responsabilità penali. Il commissariato di polizia di Pontedera, si apprende, ha inviato l’informativa sui fatti alla procura sottoponendo al magistrato, per il docente, l’ipotesi di reato dell’abuso dei mezzi di correzione.