Martedì 30 Aprile 2024

Opposizioni in trincea "Clima da restaurazione Questa destra fa paura"

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di Elena G. Polidori

"Oggi, s’è fatta la storia. Ora, si faccia l’opposizione. Che questo governo fa paura". Le donne dem della Toscana riassumono così le prime reazioni sdegnate al come Giorgia Meloni, neo prima premier donna italiana, ha voluto accorpare, sotto l’egida della conservatrice Eugenia Roccella, le questioni legate non solo alla famiglia, ma anche alla natalità e alle pari opportunità. Una "regressione al Medioevo", secondo le opposizioni, non solo sul fronte dell’emancipazione femminile, ma anche su altri fronti, a partire da quelli sui diritti. Perché più che del nome dei ministri – fatta eccezione, appunto, per quello della Roccella che ha creato un vero scandalo a sinistra – è stato quello dei ministeri a generare inquietudine in una parte consistente dell’opposizione. Dalla "sovranità alimentare" alla "natalità" passando per le "politiche del Mare", le nuove dizionicompetenze dei dicasteri hanno suscitato le perplessità dell’opposizione.

"Dopo aver ascoltato lista, nomi e denominazioni del Governo Meloni dico ancora più convintamente opposizione, opposizione, opposizione", ha reagito Enrico Letta. "Mancano solo il dicastero delle Colonie e quello delle Corporazioni, per il resto è la fotografia del tentativo di una restaurazione", ha invece affermato Nicola Fratoianni. Il deputato di Italia Viva, Luigi Marattin, ironizza: "Sono particolarmente curioso di sapere cosa accidenti sia il ministero della sovranità alimentare. Blocchiamo l’import di kiwi?". Meno ironico Ivan Scalfarotto: "Accostare il nome di Roccella alla parola natalità può essere interpretato in un solo modo: se si volesse restringere l’interruzione volontaria di gravidanza, l’azione a difesa di questo diritto intangibile delle donne sarà fortissima, in Parlamento e nel Paese". Tutti segnalano, insomma, l’urgenza di una "opposizione attenta, dura, intransigente".

Anche Giuseppe Conte, leader del M5s, fa sentire la sua voce: "Crosetto che passa direttamente dalla rappresentanza di interessi di industrie che operano nel settore della Difesa al ministero competente, a garanzia di una sicura corsa al riarmo; FI alla guida degli Esteri dopo le gravi esternazioni di Berlusconi sulla guerra in Ucraina; e poi altri segnali che preannunciano un brusco arretramento sui diritti civili. Prepariamoci a un’opposizione intransigente e senza sconti".