Oleodotto hackerato "Mosca non c’entra"

Gli Stati Uniti sono pronti a prendere misure aggiuntive in risposta alle possibili conseguenze del cyber attacco che ha causato la chiusura del Colonial Pipeline, il più grande oleodotto americano. Così ha dichiarato Joe Biden. Il presidente americano ha assicurato che la sua amministrazione sta tracciando l‘hackeraggio con estrema attenzione e che perseguirà iniziative per la cyber sicurezza insieme ai privati nel settore energetico e in altri settori strategici.

Intanto, la vice consigliera della sicurezza nazionale Usa per il settore cyber, Anne Neuberger, ha declinato di dire se la società Colonial Pipeline dovrebbe pagare o meno il riscatto chiesto dal gruppo di pirati informatici Darkside dopo il cyber attacco. "Questa è una decisione tipicamente del settore privato e l‘amministrazione non ha offerto ulteriori consigli al momento", ha spiegato, precisando che, dato l‘aumento dei riscatti chiesti tramite questo tipo di attacchi, "questa è un‘area che stiamo esaminando per indicare quale dovrebbe essere l‘approccio del governo".

L‘intelligence Usa nel frattempo sta lavorando per accertare se gli hacker della Colonial Pipeline abbiano legami col governo russo o altre nazioni. Ma per il momento, come ha tenuto a sottolineare il presidente americano, "non ci sono prove" che Mosca "sia coinvolta" nel cyber attacco all’oleodotto.